Le fatali rassicurazioni della Grandi rischi valgono 22 milioni

Familiari vittime citano la Presidenza Consiglio

20 Agosto 2010   15:06  

La Commissione Grandi rischi ancora al centro dell'attenzione per quelle dichiarazioni rassicuranti che furono fornite alla popolazione aquilana in apprensione dopo mesi di sciame sismico il 31 marzo 2009, cinque giorni prima del devastante terremoto.

L'organismo, i cui massimi esponenti sono già finiti sotto inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose, viene oggi citato per danni da parte di 36 persone. Sono tutti familiari di vittime del sisma, venti in tutto, che la notte del sei aprile, confortate dalle parole di alcuni fra i massimi esperti di terremoti in Italia andarono a letto tranquille.

La citazione in giudizio riguarda la presidenza del Consiglio dei ministri, in quanto la Commissione Grandi rischi è un suo organismo operativo, e la richiesta di danni ammonta a 22 milioni e mezzo di euro.

E l'iniziativa legale potrebbe essere solo la prima di una lunga serie, perchè altre persone che nel terremoto hanno perso loro cari hanno annunciato di voler intraprendere strade analoghe.

Anche per loro quello degli scienziati della Commissione sarebbe stato un comportamento omissivo, quando, al termine della riunione incriminata, rilasciarono agli organi di informazione dichiarazioni tranquillizzanti, forse incaute, dai toni sereni e confortanti. Tanto, sostengono in molti, da far abbandonare quell'atteggiamento prudenziale adottato nelle ultime settimane di scosse. A L'Aquila c'erano intere famiglie che da giorni o addirittura da settimane, dormivano in macchina. Elementi, questi, che vanno a costituire la voluminosa documentazione depositata ieri al tribunale dell'Aquila.

Gli scienziati, insomma, sottovalutarono il rischio di una forte scossa secondo gli avvocati ai quali è stata affidata l'azione legale.

Va avanti intanto il procedimento penale nei confronti di Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce; i sette componenti della Grandi rischi dovranno comparire davanti al Gup Giuseppe Grieco, per l'udienza preliminare il 10 dicembre, dove saranno oltre 30 le richieste di costituzione di parte civile.


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