Le fiabe del "Deposito dei segni" per la pace in Libano

11 Settembre 2008   16:05  

Sono tornati a Spoltore gli artisti dell’associazione culturale Deposito Dei Segni dal Forum Internazionale di scambi e pratiche artistiche Janana Summer Encounter a Beirut (Libano). Cam Lecce e Jörg Grünert hanno ideato e condotto insieme ai due giovani attori Fabrizio De Fabritiis ed Edvige Ungano il workshop “The Living Book: come creare e drammatizzare una fiaba” per contribuire con strumenti creativi al tema del meeting “Active  Memory & Building on people’s empowering experience” (“Memoria attiva e costruzione sull’esperienza formativa delle persone”), obiettivo strategico del centro Al-Jana /Arcpa, promotore del meeting, per diffondere una cultura di pace e diritti umani.

"Un grande livello di partecipazione e di impegno – hanno raccontato in conferenza stampa Cam Lecce e Jörg Grünert – Il meeting ha ospitato circa 120 giovani provenienti dalle comunità libanesi e dai campi profughi palestinesi e ci ha permesso di lavorare accanto ad ospiti prestigiosi come i musicisti Sami Hawat e Sahret Nar, il regista cinematografico Nizar Hasan e il grande virtuoso dello strumento a corde "oud" Mustapha Said. I nostri allievi, circa 20 tra i 18 e i 27 anni, hanno reificato le loro situazioni personali nelle storie che dovevano creare. L’immedesimazione è uno strumento conoscitivo". "La disponibilità dell’Ambasciata Italiana ha confermato l’importanza di questo progetto – ha sottolineato Massimo Luciani, presidente Aiccre – Lavorare all’integrazione tra bambini palestinesi e libanesi permette di costruire un’ipotesi di futuro senza conflitto"."Interrompere un’esperienza di questo tipo sarebbe un delitto – hanno dichiarato il vicesindaco di Pescara Camillo D’Angelo e il sindaco di Spoltore Franco Ranghelli – Non sempre si dedica attenzione sufficiente a quello che non ci colpisce personalmente. La concreta partecipazione istituzionale non può che migliorare".Tutto il campus è stato monitorato dalla sociologa Mona Abboud.

La fotografa Sandra Mazzoni, dello staff del “Deposito dei Segni”, ha realizzato un reportage del Forum. Obiettivo didattico del workshop era un percorso formativo rivolto a giovani operatori provenienti dalle associazioni umanitarie che operano nei campi profughi palestinesi e nelle aree svantaggiate del Libano. “The Living Book” (“Il libro vivente”) prevedeva l’invenzione una fiaba seguendo uno schema predefinito, l’elaborazione di una narrazione anche attraverso la scrittura, il disegno, la pittura, e la drammatizzazione della storia utilizzando i linguaggi del corpo. Tra le finalità del progetto: far acquisire ai giovani operatori strumenti, metodologie e tecniche creative per sviluppare e/o potenziare nei bambini e negli adolescenti l’intelligenza emotiva e per stimolare, attraverso la promozione del benessere della persona, immaginazione, fantasia e identità personale. Oltre al Deposito dei Segni, che ha rappresentato non solo l’Abruzzo ma l’intera Italia, il Janana Summer Encounter ha ospitato altri operatori internazionali provenienti dalla Francia, Sud Africa, Egitto, Giordania, Palestina, Stati Uniti, Inghilterra, Libano.

La partecipazione al “Janana Summer Encounter” fa parte del progetto “La linea di pace” sostenuto da: Regione Abruzzo, Provincia di Pescara, Provincia di Teramo, Comune di Pescara, Comune di Spoltore e Comune di Giulianova; e patrocinato da: Presidenza della Giunta Regionale, Presidenza del Consiglio Regionale, Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Scienze Sociali di Chieti, Corso di Laurea Interpreti e Traduttori Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara dell’Università “G. D’Annunzio”, CGIL Regionale e le Camere del Lavoro Territoriale di Pescara e Teramo. Il progetto è a cura del Deposito Dei Segni.


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