Le mani della criminalità organizzata sulla ricostruzione

Olga Capasso: Casalesi ma anche 'ndrangheta

25 Gennaio 2010   14:19  

"Nella zona del terremoto dell'Aquila e' sempre molto forte il pericolo di infiltrazioni di 'ndrangheta, cosa nostra e, soprattutto, camorra". Lo ha dichiarato oggi il magistrato Olga Capasso, della Direzione nazionale antimafia, uno dei quattro magistrati di supporto, che affianca il lavoro investigativo della direzione distrettuale dell'Aquila impegnata nella lotta alle infiltrazioni della criminalita' organizzata nei lavori dela ricostruzione post-terremoto. "Stiamo lavorando - ha proseguito la Capasso -, la cosa difficile e' che queste imprese non appaiono in prima persona, cercano di inserirsi in societa' in buona salute, o prestanomi, cercano di mimetizzarsi. Hanno tutte il certificato antimafia regolare, andando a scovare, pero', si trova che le quote sociali sono possedute magari da camorristi, oppure che queste imprese che lavorano in Abruzzo e che hanno vinto appalti. Sono collegate sistematicamente in Associazione temporanea di impresa con aziende calabresi legate alla 'ndrangheta. Andando a cercare nella storia di queste imprese - ha detto ancora il magistrato della Dna - questi collegamenti si vedono e il difficile e' provare che effettivamente anche in questo caso le organizzazioni criminali siamo quelle alle quali alla fine arrivano i soldi". La Capasso si e' detta preoccupata e ha lanciato l'allarme sul fiume di soldi che arrivera' per la ricostruzione cosiddetta "pesante". "Stiamo lavorando con scarsita' di uomini e non di mezzi - ha detto il magistrato della Dna - la ricerca in banca dati e' una cosa difficilissima. L'allarme sulla criminalita' organizzata l'ho fatto presente anche alla Commissione antimafia - ha proseguito ancora la Capasso - e' un allarme che condividono i miei colleghi che lavorano qui, la difficolta' e' riuscire a trovare questi collegamenti perche' gli stessi sono molto subdoli, nessuna impresa che e' stata sequestrata per collegamenti con la criminalita' organizzata ovviamente si presenta qui".

"Mi sembra - ha detto ancora Olga Capasso - che tra i problemi legati alla lotta alla criminalita' organizzata, togliendo le Procure piu' impegnate, quello dell'Aquila sia uno dei nodi piu' grossi a livello nazionale". Per la Capasso la questione dell'Aquila e dei comuni del cratere del terremoto e' un caso nazionale. "Se non riusciamo a frenare queste masse di imprese - ha detto il magistrato - queste si arricchiscono all'infinito".


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