"Le navi da crociera passano spesso vicino al Giglio"

Antonio Belardo, consigliere comunale e soccorritore

14 Gennaio 2012   12:49  

La Costa Concordia, la nave salpata da Civitavecchia e diretta a Savona che venerdì notte è affondata nei pressi del porto turistico dell’Isola del Giglio, in Toscana, si trovava fuori rotta. Secondo il piano di navigazione, infatti, avrebbe dovuto attraversare il canale tra l’Argentario e l’Isola del Giglio a 5 miglia dalla costa italiana, e quindi a 3 dall’isola e dalla secca sulla quale si è poi incagliata. Il Giglio dista, infatti, dalla terraferma 16 km, cioè 8,6 miglia nautiche.

SCOGLIO DIVELTO - La velocità della nave era talmente elevata che al momento dell'impatto, tra le 21.20 e le 21.40, uno degli scogli del gruppo chiamato «le Scole» è stato letteralmente divelto dal fondale ed è rimasto conficcato nello squarcio apertosi lungo la poppa della Concordia. Le Scole si trovano a soli 500 metri da Giglio Porto, in direzione dell'Argentario. Secondo una prima e non completa ricostruzione dell'incidente, dopo l'urto chi si trovava al timone - secondo alcune testimonianze il capitano sarebbe stato in una delle sale da pranzo - avrebbe fatto il possibile per avvicinare la Concordia a fondali più bassi.

TESTACODA - Così, dopo aver proseguito la corsa per circa 600-700 metri e aver oltrepassato Giglio Porto, sarebbero state gettate le ancore per consentire alla Concordia una rapida virata, quasi un testacoda, che la avrebbe avvicinata all'isola e alle scogliere del Lazzaretto e della Gabbianara. Qui la nave si è incagliata e lentamente è scivolata su un fianco fino ad inclinarsi con un angolo di 90 gradi. Secondo il consigliere comunale dell'Isola Antonio Belardo le navi da crociera sono solite passare nei pressi del porto per salutare la popolazione.

(corriere.it)


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