Le notti insonni aspettando che la terra tremi ancora

Terremoto

23 Giugno 2009   08:18  

Ancora una volta, ancora di notte, ancora terrore.

Se è vero che ormai la maggior parte della popolazione è in totale sicurezza (vivendo in tende o lontano dal cratere) è pur vero che questa non può esser considerata la normalità.

Già dopo pochi minuti dalle 23.00 il direttore dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi affermava che, questa scossa "era prevedibile" e "rientra nella normale attività dopo il terremoto del 6 aprile scorso" che provocò 305 morti e lasciò senza casa circa 70.000 persone. La scossa di stasera, precisa Boschi, è stata di almeno 40 volte inferiore, in termini di energia liberata, rispetto a quella del 6 aprile: "Anche se profonda ( circa 14 chilometri nel sottosuolo) e' stata avvertita molto bene dalla popolazione ma rientra nel quadro dell'evoluzione del sisma che avevamo detto, avrebbe avuto code di 4-5 mesi; tale profondità dovrebbe aver limitato gli effetti negativi". "Quest'ultimo evento, dunque - aggiunge Boschi - non modifica il quadro complessivo del sistema e non credo ci sano stati ulteriori crolli; quello che ha resistito alla prima scossa dovrebbe aver resistito anche a questa. Ma il problema ha conseguenze di tipo psicologico sulla popolazione perché le continue scosse creano paura e scoraggiamento".

Questo, però, alla popolazione stremata e vessata da mille problemi, primo tra i quali il dover sopravvivere alla paura di ogni sera, non può confortare o servire da contraltare all'irrazionalità.

Parliamoci chiaro, l'INGV aveva anche detto che con l'evento del 31 marzo avevamo raggiunto l'apice e poi saremmo piano piano rientrati in sole scosse strumentali, l'INGV è l'unico istituto sismologico che si è contraddetto nel valutare la forza del sisma (prima 6,2 ML e poi 5,8ML), l'INGV ha volutamente tralasciato (per loro stessa confessione) di pubblicare molti eventi sismici di lieve entità (ma noi sappiamo che ne ha tralasciati alcuni anche di media intensità).

La cosa che lascia perplessi è che l'INGV ce lo invidiano nel mondo per competenze e professionalità, allora dove sta l'inghippo? Forse nel voler affrettare le cose, forse nel voler "risolvere" una cosa per la quale l'unico atteggiamento possibile è quello di attendere, solo perchè bisogna dimostrare efficenza e controllo ai grandi del mondo ed al popolo italiano.

Questa notte mentre "facevo la guardia" ai miei cari pensavo a come è buffo che nella nostra società dove tutto è frenetico questa volta esser sottomessi ai tempi della natura, anche e soprattutto in questi  momenti disgraziati.

Rivivendo l'attesa, gli errori, l'immane tragedia del 6 aprile, terrorizzati dal terremoto, si, ma soprattutto dalla possibilità che questa volta "vada male", dal non ripetere errori già fatti, dal voler rassicurare gli altri con la morte nel cuore.

Adesso è mattino e tutto è più semplice, l'angoscia della notte è scemata notevolmente, ma rimane, adesso alla luce del giorno, solo la certezza che sarà dura rientrare ancora, che sarà dura considerare "normale" tutto ciò e che sarà ancora più problematico credere a chi vorrebbe farci rientrare troppo velocemente in abitazioni che con troppa facilità sono state classificate agibili "senza interventi" e senza neanche uno studio geologico.

Un appello, quindi al consiglio comunale, rivedete l'ordinanza del 19 maggio, date la possibilità anche ha chi ha un'abitazione di categoria "A" di poter costruire su proprio terreno una piccola casetta di legno o un container, allora si che si vincerebbe la paura dell'"insonnia da terremoto" e lo si potrebbe affrontare ad armi pari almeno di giorno, quando le angosce inconsce ingigantite dallo sciame si dissolvono quasi tutte al Sole.

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Parola agli esperti: difficile aspettarsi nuove scosse forti...


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