Le nozze alle 99 cannelle diventano un caso nazionale

29 Giugno 2011   11:44  

L'articolo di Repubblica a firma di Giuseppe Caporale sul caso delle nozze alle 99 cannelle

Monumento chiuso per nozze, polemica a L' Aquila

 C' è un solo monumento nazionale restaurato all' Aquila, uno soltanto. Si tratta della fontana delle 99 Cannelle. Da pochi mesi è stata riportata al suo antico splendore grazie ad un finanziamento da 750 mila euro da parte di un gruppo di privati, di una fondazione: il Fai. E ora, si scopre che questa struttura viene "chiusa" e utilizzata per matrimoni e relativi banchetti nuziali. Il tutto, gratis. Con l' autorizzazione del vescovo Giuseppe Molinari, del Comune dell' Aquila e con il parere favorevole della soprintendenza per i beni architettonici e artistici della regione.

A scoprire la vicenda, alcuni turisti e cittadini aquilani che, domenica mattina, volendo visitare il monumento hanno trovato l' ingresso sbarrato, chiuso "per matrimonio". Due giorni fa, infatti, era in corso la celebrazione nuziale tra due giovani: Francesca Giuliani e Massimo Samueli. Il tappeto rosso sull' antica scalinata, persone a bloccare l' ingresso dei turisti e il monumento trasformato in una scena matrimoniale.

Al centro della fontana ornamentale, due gazebo e duecento invitati, seduti su poltroncine bianche addobbate a festa. A celebrare il rito, a pochi passi dalla chiesa di San Vito (ancora chiusa dopo il terremoto) padre Carmine, frate del vicino convento di Santa Chiara. Dopo la messa e lo scambio delle fedi, tutto è continuato dentro il monumento nazionale, con tanto di banchetto con aperitivo.

Solo il pranzo poi, si è svolto altrove, in un ristorante della zona. E pensare che l' opera (di proprietà pubblica) era stata restaurata appena sei mesi fa, con gli auguri del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Questa fontana" aveva scritto il Capo dello Stato in un messaggio inviato al Fai, lo scorso dicembre, il giorno dell' inaugurazione "è elemento emblematico del paesaggio architettonico aquilano e immagine familiare per ogni italiano, il duecentesco monumento costituisce una fra le più alte testimonianze di una committenza colta e raffinata che diede impulso al rinnovamento urbanistico e artistico della città".

La fontana è costituita da novantatrè mascheroni in pietra e sei cannelle singole, dalla maggior parte dei quali sgorga l' acqua. Secondo la tradizione, la funzione dei mascheroni è quella di rappresentare allegoricamente i signori dei novantanove castelli che contribuirono alla fondazione dell' Aquila nel XIII secolo. La città sarebbe infatti costituita da novantanove piazze, novantanove chiese e novantanove fontane.

L' indignazione e lo stupore per il monumento nazionale chiuso per il matrimonio, ieri, si sono riversati su facebook dove sono state pubblicate foto del banchetto con tanto di commenti al vetriolo. E davanti alle polemiche, il Comune ha provato a prendere le distanze da quella strana autorizzazione gratuita: «Noi avevamo autorizzato l' occupazione del suo pubblico solo per poco più di un' ora - spiega Eugenio Vendrame responsabile del servizio - il tempo della messa, non certo per il banchetto...Gli sposi al massimo potevamo mettere un piccolo gazebo senza sedie, giusto per ripararsi dal sole...Adesso la polizia municipale avvierà un' indagine». Ma i testimoni assicurano che l' evento è avvenuto sotto gli occhi degli stessi vigili urbani.

"Nessuno è intervenuto perché c' è di mezzo la politica..." scrivono tra i commenti.

Secca la replica del padre della sposa, Pasquale Giuliani, titolare di un salumificio (Peppone): «Abbiamo ottenuto il permesso dal vescovo per far sposare nostra figlia lì... Non abbiamo chiuso la fontana, ma solo chiesto ai turisti di aspettare la fine della cerimonia...». 


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