Le opposizioni contro la riforma del ciclo idrico integrato:

22 Novembre 2007   13:38  
"Un mero esercizio di ipocrisia politica": questo il giudizio, durissimo, di Alleanza nazionale e Italia di Centro, in merito alla riforma del ciclo idrico integrato approvato l´altro ieri in consiglio regionale. La pseudo riforma, hanno affermato gli esponenti politici di opposizione, non taglia i costi della politica anzi li aggrava, perchè di fatto congela la riduzione dei cda dei sei enti gestori, approvata nella Finanziaria 2007. Spiega il meccanismo occulto della riforma Fabrizio Di Stefano di Alleanza nazionale: "La gran fretta con cui si è proceduto ad approvare la riforma nasce da un´unica esigenza: in questi giorni le Ato sono riunite per decidere le nomine dei cda dei sei enti gestori, con l´obbligo di ridurre da 5 a 3 i componenti come imposto dal governo. La riforma ha congelato il tutto e messo in mano la questione a commissari nominati secondo logiche spartitorie. Di fatto la riforma ha salvato la poltrona di ben 12 consiglieri, che vale fino a 3mila euro al mese cadauna, dunque ci vuole coraggio a parlare di tagli dei costi". Ed altro che duro colpo al partito dell´acqua, aggiunge Di Stefano: dietro la riforma c´è solo la guerra per le nomine ai vertici degli enti gestori, in gran parte interna al partito democratico, dove è in corso un regolamento di conti tra Ottaviano Del turco e Luciano D´ Alfonso. Filippo Tronca

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