Le peripezie di una donna per fare una tac

La sanità in Abruzzo

12 Marzo 2009   09:09  

Succede di tutto negli ospedali d’Abruzzo, ma all’ospedale di Teramo mercoledì 11 marzo 2009, qualcuno ha cercato di superarsi, facendo di tutto e di più.

Un mese fa, visto e considerato che all’ospedale di Sant’Omero la Tac era fuori uso come d’altronde a Giulianova, l’ex lsu Giuseppina Ferranti, vice presidente dell’associazione “Dalla parte giusta..”, decise unitamente al presidente Settimio Ferranti, di recarsi alla radiologia dell’ospedale di Teramo, per una Tac, con impegnativa del medico di famiglia, avente dicitura urgente.

Gli addetti del reparto di radiologia, presero nota dell’impegnativa con dicitura urgente, ma rimandarono, a data da destinarsi, la Tac a Giuseppina Ferranti, con la frase “la richiamiamo noi”, indipendentemente se fosse urgente o meno.

L’appuntamento per la Tac a Giuseppina Ferranti, fu in seguito comunicato, via telefono, dagli addetti di radiologia, per mercoledì 11 marzo 2009 alle ore 8.30 all’ospedale di Teramo.

Arrivati in reparto alle ore 8.30, Giuseppina Ferranti chiede agli addetti di reparto, quando gli avrebbero fatto la Tac, avendo però una risposta del tipo: “la Tac è rotta ed è in manutenzione, quindi molto probabilmente, dovremmo rinviare l’esame diagnostico”.

A questo punto il presidente Settimio Ferranti, che accompagnava Giuseppina Ferranti,  nonchè sua vice nell'associazione, oltre a chiedere lumi, anche in merito al mancato preavviso telefonico degli addetti al servizio, ha iniziato a chiamare, dapprima il direttore generale Molinari, poi l’assessore alla sanità Venturoni ed infine il Prefetto Camerino e il Ministro del Lavoro, Salute e delle politiche sociali Sacconi, per informarli di quanto stava accadendo.

Appena fatto ciò, non è passato tanto tempo, la Tac è ritornata d’improvviso funzionante, e Giuseppina Ferranti ha potuto farla, come dire “la Tac a Teramo è come la Madonna di Fatima, appare e scompare”.

Ma le disavventure dei Ferranti, di mercoledì 11 marzo 2009, non sono finite li, infatti la signora Giuseppina ha avuto problemi anche alla cassa ticket, visto e considerato che l’addetta di turno allo sportello, poteva espletare il servizio a Giuseppina, molto meglio di come lo ha poi fatto.

Infatti l’addetta allo sportello dimenticava copia ricevuta per Giuseppina, non apponendo alla stessa proprio timbro e firma.

A quel punto il presidente Ferranti è andato, per risolvere l’ennesima disavventura, dal responsabile del personale Pomante, che ha delegato Delli Compagni, a far eseguire le procedure di rito, alle addette allo sportello paga ticket e prestazioni sanitarie, richiamandole al giusto senso del dovere verso i cittadini utenti ed in particolare verso la situazione incresciosa, venutasi a creare di recente, della vice presidente Giuseppina Ferranti.

Fatto sta che i Ferranti, mercoledì 11 marzo 2009, si sono recati all’ospedale di Teramo per una Tac per Giuseppina, e si sono imbattuti, in un vero e proprio incubo sanitario, che dapprima li ha fatti aspettare un mese, su una Tac d’urgenza, e poi mercoledì 11 marzo 2009, dalle ore 8.30, grazie alla loro buona volontà, li ha fatti uscire dalla stessa struttura, verso le ore 13, solo per avere un diritto sancito dalla Costituzione Italiana.


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