Le primarie all'Aquila: un toccasana per il centrosinistra, una chimera per il centrodestra

09 Marzo 2012   00:05  

Le primarie all'Aquila: un toccasana per il centrosinistra, una chimera per il centrodestra.

Il sindaco uscente Massimo Cialente è di nuovo in corsa per le amministrative di maggio, per lui sembrano lontanissimi i tempi in cui il suo stesso partito provava a metterlo da parte.

Cinquemila elettori al voto domenica scorsa. Un ritrovato connubio, per l'ex parlamentare, con il Partito democratico, dopo le frizioni degli ultimi anni, ricompattatosi attorno a lui rimettendo in moto la macchina organizzativa che lo ha portato a vincere contro Vittorio Festuccia, sostenuto da Sel e Rifondazione.

Il segretario nazionale Pierluigi Bersani, all'Aquila la scorsa settimana, ha minimizzato sulle tensioni che hanno accompagnato la difficile ricandidatura di Cialente. E d'altra parte, giochi di palazzo a parte, i sondaggi degli ultimi mesi hanno sempre dato per favorito il primo cittadino.

Il centrosinistra, dunque, tira ora dritto all'appuntamento del 6 e 7 maggio.

Naviga ancora a vista, invece, il centrodestra. Dopo un tormentone durato settimane, sulle elezioni primarie è stata messa la parola fine. Forse.

Erano state indette per domenica 18 marzo. Un cavallo di battaglia del Pdl aquilano, che era riuscito ad imporsi contro tutte le pressioni esterne che provavano a individuare una soluzione che non fosse condivisa.

L'unica candidatura presentata entro i termini è stata però quella di Luigi D'Eramo. Si è infatti tirato indietro l'urbanista Pierluigi Properzi, indipendente indicato dal coordinatore regionale Filippo Piccone e dall'assessore Gianfranco Giuliante, e che solo lunedì aveva annunciato la propria partecipazione alle primarie.Primarie che ora rischiano di sfumare.

"Properzi ha truffato, è una pagina da Prima Repubblica" ha tuonato D'Eramo. Durissimo anche il commento di Francesco Storace: "All'Aquila una cricca di partito ha deciso di imbrogliare gli elettori - ha detto il segretario nazionale de La Destra - si sono accorti che D'Eramo poteva vincere le primarie, così hanno deciso di annullarle".

Prima di Properzi, era stata la volta di Enzo Lombardi: l'ex sindaco ed ex senatore, una volta fiutata la strategia dei vertici del Pdl, orientata a sostenere un esterno al partito, ha ritirato la candidatura alle primarie lanciando strali contro i dirigenti.

Il Pdl, intanto, vive da settimane una emorragia in favore di Giorgio De Matteis, candidato sindaco di un'ampia coalizione civica che ha già incassato il sostegno di moltissimi delusi del partito di Alfano.

In corsa, per le comunali di maggio, oltre all'uscente Massimo Cialente, e al vice presidente del Consiglio regionale, ci sono poi Enrico Verini con Futuro e libertà, Vincenzo Vittorini con la lista civica L'Aquila che vogliamo, Ettore Di Cesare, espressione dei movimenti nati all'indomani del sisma. Corsa in solitaria, nel capoluogo, per l'Italia dei valori che candida il consigliere comunale Angelo Mancini, dopo essere uscita dalla giunta di centrosinistra dopo averne fatto parte per l'intera consiliatura.

(MS)


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