Le spese assurde e fuori controllo di Fintecna: un dipendente costa 120mila euro l'anno

17 Gennaio 2012   14:50  

"Le notizie che trapelano sui costi sostenuti per il personale di Fintecna e Patrimonio dello Stato Spa, ovvero le Società che costituiscono il primo gradino della farraginosa filiera della ricostruzione, sono clamorose e richiedono le doverose conferme o smentite" dice Carlo Costantini, capogruppo Idv all'Emiciclo.

"Fino ad oggi erano note le inefficienze e le difficoltà arrecate ai cittadini ed alle già problematiche prospettive di ricostruzione. Ora apprendo, invece, anche di uscieri che si spostano da Roma, al costo di 60mila euro l’anno, oltre a 156 euro al giorno per la trasferta; impiegati e personale in genere che, sempre provenienti da Roma, costano alla ricostruzione aquilana una media di circa 120mila euro l’anno per lavoratore.

Il tutto per svolgere mansioni che, nella stragrande maggioranza dei casi, non implicano nessuna competenza tecnica e/o scientifica particolare. Se questi numeri fossero confermati dal Commissario Chiodi, al quale chiediamo, in una nostra interrogazione urgente, di renderne conto, i circa 25 lavoratori di Fintecna e di Patrimonio dello Stato Spa, dagli uscieri ai dirigenti, costerebbero complessivamente intorno a 3 milioni di euro l’anno.

Con una simile somma - conclude Costantini - si potrebbe garantire il lavoro a oltre 100 aquilani, che in quanto residenti non graverebbero per gli ingenti costi della trasferta e avrebbero, inoltre, motivazioni maggiori a garantire un rapido processo di ricostruzione cittadina. E questa, sempre se confermata, potrebbe essere una ulteriore dimostrazione di quali e quanti errori abbiano contraddistinto le scelte degli ultimi anni sulla gestione del post terremoto".


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