Legge precari: ora la politica litiga su chi era più contrario

Ieri il Governo ha impugnare il provvedimento regionale sui 'portaborse' e precari da sptabilizzare. oggi la vicenda è ovviamente materia di scontro elettorale:

COSTANTINI: IO CONTRARISSIMO L'AVREI CANCELLATA, MA IL GOVERNO FA SPOT

Ho sempre detto che, immediatamente dopo le elezioni, avrei annullato la legge sulla stabilizzazione dei portaborse di centro-destra e di centro-sinistra, la cui approvazione da parte del Consiglio regionale, avvenuta qualche giorno fa, e' stata resa possibile dal consenso trasversale di consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti. Mi risulta che lo stesso impegno sia stato assunto dagli altri candidati alla Presidenza, tranne da quello del Pdl'. "In tale contesto l'intervento del Governo, caratterizzato da una sospetta tempestivita' , somiglia molto a uno spot elettorale. Il Ministro Fitto avrebbe potuto far dichiarare in termini chiari e inequivocabili anche al suo candidato Presidente la volonta' di annullare la legge sui 'portaborse'. Io ribadisco il mio impegno: subito dopo il mio insediamento alla Presidenza della Regione cancellero' quella normativa e sicuramente impieghero' meno tempo di quello richiesto per il pronunciamento della Corte Costituzionale, risparmiando - conclude - anche sulle spese del processo"

PICCONE: NEL CENTRO SINISTRA TACCIONO I MORALISTI ALL'AMATRICIANA

"e da parte del Governo della legge regionale abruzzese sulla stabilizzazione di precari e portaborse è un'ottima notizia, e testimonia ancora una volta l'attenzione del centrodestra affinché in Abruzzo possa al più presto essere invertita la rotta. Bene ha fatto il ministro Fitto ad auspicare che in ogni caso il prossimo consiglio regionale revochi immediatamente questa norma illegittima, immorale e figlia del peggior clientelismo, e in questo senso ci sentiamo di rassicurarlo, poiché il Popolo della Libertà ha già più volte ribadito questo impegno. Ci auguriamo che nel frattempo nessuno arrechi ulteriori danni alle istituzioni regionali e agli stessi lavoratori immaginando di dare attuazione, anche solo parzialmente, a una norma che è tecnicamente vigente ma non ha alcuna possibilità di sopravvivere al vaglio della Corte Costituzionale e al cambio di amministrazione. Stupisce, a fronte dell'iniziativa del consiglio dei ministri, l'improvviso silenzio dei solitamente loquaci moralisti all'amatriciana del centrosinistra. Chi nei giorni scorsi si era avventurato in improvvide esternazioni nei confronti del PdL farebbe bene a cospargersi il capo di cenere".