Legge riforma Confidi. La presentazione di Castiglione

A margine la conferma "resto nel Pdl"

02 Agosto 2010   17:00  

Un minimo di 250 imprese socie, un patrimonio netto di 5 milioni di euro, un fondo antiusura pari a 250 mila euro al 31 dicembre prossimo ed un volume di operazioni di 10 milioni di euro. Sono i parametri stabiliti dalla legge di riforma sui Confidi che, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa. "Saranno Confidi intersettoriali - ha affermato Castiglione - e quindi interesseranno, tra le altre categorie, artigiani, commercianti, liberi professionisti, operatori marittimi ed agricoltori - ed avranno respiro regionale.

Questa legge - ha proseguito - entrera' in vigore il primo gennaio 2013 mentre per l'anno in corso continueranno a trovare applicazione le norme attualmente vigenti. Quei Confidi che raggiungeranno i limiti previsti dalla legge entro il prossimo 1 gennaio beneficeranno di tutte le previsioni normative mentre quelli che non avranno raggiunto i limiti previsti dalla legge usufruiranno solo dei contributi in conto interessi. Invece, le agevolazioni della legge entreranno a regime dal 1 gennaio 2013".

All'incontro con i giornalisti era presente anche il presidente della IV Commissione del Consiglio regionale, Nicola Argiro', che l'assessore Castiglione ha ringraziato per il suo impegno durante tutto l'iter di approvazione della legge e per il ruolo fondamentale giocato dall'assemblea legislativa regionale. Dagli attuali 78 Confidi, per effetto della riforma si prevede che ne rimarranno non piu' di dieci-dodici.

A margine della presentazione dei confidi, Castiglione risponde alle provocazioni di Gianfranco Giuliante. Secondo Giuliante infatti, "appare inverosimile, dopo la scissione, che Alfredo Castiglione possa continuare ad essere co-coordinatore del PDL e segretario regionale di Generazione Italia, struttura questa che ha il compito precipuo di fare proseliti sul territorio e che nasce per divisione dal PDL."

Castiglione è perentorio "sono e resto nel Pdl. Se poi qualcuno getta benzina sul fuoco, dovrà anche assumersi le proprie responsabilità. Ribadisco la mia permanenza nel Pdl e dico al collega Giuliante di pensare ai problemi dell'Aquila, che devono essere risolti, e a non tracimare parlando di situazioni che non lo riguardano direttamente"

 


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