Legge stabilità, Codacons: aumento IVA stangata per famiglie

10 Ottobre 2012   11:30  

 La riduzione di un punto dell'Irpef e dall'altra parte l'aumento dell'Iva e' "una presa in giro dei consumatori ai quali il Governo, fino a ieri, aveva promesso che avrebbe fatto di tutto, fino all'ultimo, per scongiurare questo aumento, visto il crollo dei consumi".
Cosi' il Codacons commenta le novita' introdotte dalla legge di stabilita'. "Diventa ancora piu' una beffa ed un tradimento - aggiunge l'associazione - l'aumento di un punto dell'Iva a fronte della riduzione dell'Irpef, che dimostra come le risorse per non aumentare l'Iva evidentemente ci sono. 
 Inoltre, mentre l'Iva colpisce i ceti medio bassi, essendo un'imposta proporzionale, l'Irpef e' una delle poche tasse progressive, che rispetta, cioe', il criterio della capacita' contributiva previsto dall'art. 53 della Costituzione.
Il Governo, insomma, ha deciso di spostare la tassazione verso i consumi proprio in un momento in cui stanno crollando ed i consumi alimentari pro capite sono scesi a livello del 1979, ossia a 33 anni fa.
L'aumento dell'Iva significa una stangata media, su base annua, considerando la famiglia media Istat da 2,4 componenti, pari a 273 euro: 176 euro per l'Iva dal 21 al 22% e 97 euro per l'Iva dal 10 all'11%.
Ovviamente la stangata sara' ben maggiore per le famiglie piu' numerose: 324 euro per una famiglia di 3 persone, 432 per 4 componenti. Di seguito la stima del Codacons sugli effetti che avra' l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% e dal 10 al 11%, su base annua, suddivisa a seconda dei componenti della famiglia, in assenza di arrotondamenti dei prezzi e di fenomeni speculativi. 


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