Lettera aperta al Presidente del Consiglio

di Annamaria Bonanni

25 Giugno 2009   15:25  
Preg.mo Presidente,
le vicende di questi ultimi tempi scavano un solco sempre più profondo tra i cittadini e la politica.
In un momento come questo, con i problemi seri che affliggono il paese, c’è chi invece di preoccuparsi di proporre soluzioni  continua a sguazzare tra il fango e le polemiche.
Le dirò una cosa: mi sono scocciata!!!
Mi sono scocciata delle chiacchiere, delle bordate, del nulla che ci sta sommergendo.  Dove è scritto che la minoranza deve fare barricate ad oltranza contro la maggioranza e deve essere contraria a tutto a prescindere? A prescindere per esempio dal bene del Paese, o della sua immagine all’estero? Forse si è incagliata su una terminologia, probabilmente sbagliata: opposizione. Una parola inapplicabile alla politica, se non altro perché non abbiamo neanche il contrario: come si chiamerebbe l’altra parte?
Allora, se di minoranza si tratta, e non di opposizione, anche questa ha il dovere di lavorare per il Paese, controllando l’operato del governo sì ma senza agire con l’unico scopo di destituire coloro che sono stati eletti dal Popolo. Anche perché  i Cittadini hanno la netta sensazione che tutte queste manovre non siano finalizzate a perseguire il bene comune, ma solo agli interessi personali. Noi, all’Aquila, abbiamo subìto un terremoto di “appena” 6/7 gradi Richter e non abbiamo più scuole né uffici pubblici, abbiamo case e aziende seriamente danneggiate. E sappiamo bene il motivo, che non è  tanto il sisma devastante che si è abbattuto su di noi, quanto  l’incapacità, l’incompetenza, l’ingordigia e la faccia tosta di una classe dirigente che si è avvicendata da noi come nel Paese negli ultimi trent’anni, favorita da un sistema clientelare fortemente radicato sul territorio, dedita solo a riempire le proprie tasche  a scapito dei cittadini che sono stati costretti ad andare in ospedali inadeguati strutturalmente, degli studenti costretti a frequentare scuole fatiscenti e pericolose ( immobili ad oggi quasi tutti distrutti!).
Per “fortuna” è accaduto di notte, altrimenti tra scuole ed edifici pubblici avremmo contato ventimila vittime. E qualcuno lo sa bene!
E allora Le chiedo: perché noi Cittadini dobbiamo ancora pagare il conto di un sistema corrotto e clientelare di cui potremmo fare volentieri a meno?  A cosa servono i partiti nel 2009, come sono stati concepiti e gestiti fino ad oggi? Oltre a essere impiegati per spartizioni di potere, per dispensare incarichi di responsabilità a soggetti che non sono in grado di gestire neanche se stessi  (ma abilissimi nel settore trasporto valori),  mi sa indicare un motivo valido per cui dovremmo ancora subirli?    Lei che ha la  capacità di intercettare in anticipo ciò che la gente vuole, dia la giusta interpretazione al crescente astensionismo a cui assistiamo. Veltroni ha avuto coraggio ed il grande merito di semplificare la scena politica, merito che i suoi non gli riconosceranno mai, e solo per biechi interessi personali.  
Lei faccia un passo in più! L’Italia ha bisogno di grandi riforme sì, ma la prima e la più importante, senza la quale non si potrà andare da nessuna parte, è quella degli apparati politici la cui attuale impostazione è da tempo superata.
Lei è l’esempio vivente di tale affermazione: da solo è riuscito ad andare al governo per ben tre volte, da solo, perché il partito è Lei,  perché la gente che vota PDL vota soprattutto Lei.  La politica si intrattiene sul dibattito sterile liste bloccate/preferenze?  Tutte sciocchezze! Per accedere nelle liste con le preferenze,  c’è sempre bisogno di qualcuno che ti inserisca, quindi chi afferma che il sistema delle preferenze è più democratico prende solamente in giro gli elettori. Vuole introdurre un sistema veramente democratico e meritocratico? E se si stabilissero a livello nazionale criteri generali  per accedere alle cariche politiche? E se tutti i Cittadini con i requisiti necessari avessero la possibilità di candidarsi? E se si facesse tra questi un puro e semplice sorteggio per il numero delle posizioni disponibili? I risultati? 1) si correrebbe il forte rischio di avere il peggiore dei sorteggiati migliore del più bravo degli eletti, con competenze che oggi possiamo solo sognare; 2) non servirebbe più la campagna elettorale: i candidati non dovrebbero chiedere niente a nessuno, non dovrebbero firmare nessuna cambiale da pagare una volta eletti, non subirebbero condizionamenti e ricatti da nessuno; 3) ci sarebbero veramente poche possibilità di essere sorteggiati due volte, garantendo così un reale ricambio nella classe politica ed evitando pericolose rendite di posizione.
E poi,  ci sarà un sistema per non andare al voto ogni sei mesi?
Caro Presidente, ci pensi. Nella sua agenda delle cose da fare, tenga conto di queste piccole considerazioni.  Lei ha ripulito Napoli dall’immondizia, ma in Italia ce ne è tanta, molto più diffusa ed insidiosa. Prima che La travolga e La sommerga dia un segnale forte, parli direttamente al Paese di ciò che sta facendo in Italia ed all’estero, tenga stretto il legame con la gente, che oggi come in passato Le sarà a fianco, con  le azioni concrete che il Governo sta mettendo in campo.
Buon lavoro.
Annamaria Bonanni.

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