Liberalizzazioni: medici possono indicare farmaci non sostituibili

25 Gennaio 2012   13:25  

Modifica dell'ultim'ora del decreto sulle liberalizzazioni, che va parzialmente incontro alle richieste dei medici. Se, fino all'ultima bozza circolata, si prevedeva che il medico dovesse sempre indicare in ricetta, oltre al farmaco prescritto, un farmaco equivalente di minor prezzo, nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale si legge che il medico puo' anche specificare la non sostituibilita' di un farmaco, salvaguardando cosi' la sua autonomia nella prescrizione. "Il medico - si legge infatti nel testo - nel prescrivere un farmaco, e' tenuto, sulla base della sua specifica competenza professionale, ad informare il paziente dell'eventuale presenza in commercio di medicinali aventi uguale composizione in principi attivi, nonche' forma farmaceutica, via di somministrazione, modalita' di rilascio e dosaggio unitario uguali". Tuttavia il medico ora ha piu' scelta: puo' aggiungere a ogni prescrizione "le seguenti parole: "sostituibile con equivalente generico", ovvero, "non sostituibile", nei casi in cui sussistano specifiche motivazioni cliniche contrarie.

 Il farmacista, qualora sulla ricetta non risulti apposta dal medico l'indicazione della non sostituibilita' del farmaco prescritto, e' tenuto a fornire il medicinale equivalente generico avente il prezzo piu' basso, salvo diversa richiesta del cliente". Sull'obbligo dell'indicazione del generico avevano espresso forte preoccupazione sia i medici di famiglia della Fimmg, secondo cui la norma violava l'autonomia del medico, sia gli industriali di Farmindustria, che giudicavano "devastante" l'effetto del decreto sull'industria italiana del farmaco.


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