Libro Shock: Destituito il Generale Vannacci. “Opinioni sono altre qui Pregiudizio”

“Tutti devono sentirsi al sicuro grazie agli uomini in divisa”

19 Agosto 2023   06:31  

"Destituito dal Comando il Generale Vannacci Dopo la Bufera sul Libro"

A seguito delle polemiche scatenatesi attorno al suo libro, il Generale Roberto Vannacci è stato sollevato dal comando e non è più al timone dell'Istituto Geografico Militare. La decisione è stata presa dallo Stato Maggiore dell'Esercito, che ha nominato al suo posto il Generale Massimo Panizzi. Vannacci rimarrà a disposizione del comando delle forze terrestri nella sede toscana.

La decisione non è stata sorprendente alla luce del netto distanziamento da parte dell'esercito giovedì e dell'ondata di polemiche scaturite dalle sue dichiarazioni. In una nota ufficiale, l'Esercito ha confermato di non essere a conoscenza dei contenuti del libro e che i vertici militari non sono stati sollecitati da Vannacci per una "autorizzazione o valutazione," che è richiesta quando si scrive di argomenti relativi al servizio.

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, aveva anche annunciato un esame disciplinare. Ha ribadito la sua posizione per l'intera giornata, affermando, "Coloro che servono il paese guidando temporaneamente un'istituzione come la Difesa devono semplicemente mantenere distacco e applicare regole e norme. Nulla di più, nulla di meno." Ha inoltre sottolineato che "non esistono processi sommari condotti sui social media o attraverso i media, solo leggi e codici dell'ordinamento militare." Crosetto ha reso chiaro che il generale avrebbe dovuto mantenere un atteggiamento diverso, affermando, "Le forze armate, che hanno il diritto per legge e secondo la Costituzione di usare la forza, devono operare senza alcun tipo di pregiudizio (razziale, religioso, sessuale). Perché tutti devono sentirsi al sicuro. Chi indossa una divisa ha le proprie opinioni, ma se le tiene per sé e le onora."

Vannacci, dal canto suo, non risponde alla decisione presa dallo Stato Maggiore, ma appare in televisione per ribadire la sua posizione senza alcun dietrofront: "Non sto facendo passi indietro." Spiega, "Quando stavo scrivendo questo libro, sapevo che avrebbe scatenato una discussione – tuttavia, certamente non mi aspettavo questa tempesta. Non risponderò alle decisioni che provengono da una catena gerarchica. Lo farò nei luoghi appropriati."

Per l'ex operativo delle forze speciali con numerose esperienze in missioni all'estero, incluse posizioni di primo piano, l'obiettivo del suo libro autoprodotto era "esprimere opinioni personali. Fondamentalmente, i temi a cui mi riferisco sono quelli del buon senso e quella che definisco normalità – ovvero, ciò che la maggior parte della popolazione pensa." Parlando delle polemiche scaturite dalle sue affermazioni sulle coppie omosessuali, il generale ribadisce i concetti espressi nel libro: "Gli omosessuali rappresentano una porzione minoritaria della società e, come tali, si discostano dalle norme della normalità. Io ho sempre evitato la normalità nella mia carriera, da ciò che ho fatto, e questo non mi fa sentire migliore o peggiore di chiunque altro." Vannacci fa appello alla Costituzione, che garantisce la libertà di parola, ed è certo di non avere incitato all'odio. Aggiunge, "Non sento il bisogno di fare passi indietro, sto difendendo ciò che ho scritto. Non uso mai linguaggio volgare o banale – esprimo liberamente i miei pensieri." Continua, "Combatto il pensiero univoco che vieta la critica a una particolare categoria di persone," spiegando che "l'odio è un sentimento, come l'amore, e quindi penso sia lecito provare disprezzo per qualcosa o qualcuno. Questo non significa incitare alla violenza – sono libero di provare odio per gli stupratori o chi fa del male ai bambini. Questo non significa che sto istigando al linciaggio di queste persone."

Non c'è alcun dietrofront neanche per quanto ha messo nero su bianco, nelle oltre 300 pagine di "Mondo al contrario," riguardo alla campionessa di pallavolo Paola Egonu, che essenzialmente descrive come non "somaticamente italiana." "Non vedo perché dovrei scusarmi per un'espressione che non è affatto offensiva: vedere una giocatrice di pallavolo molto talentuosa dalla pelle scura – è il suo ragionamento – non la identifica immediatamente come italiana perché per 6.000 anni, lo stereotipo dell'italiano è quello di un uomo bianco. Questo non significa che gli uomini bianchi siano superiori a quelli neri." Il Partito Democratico ritiene che la "destituzione" del generale sia appropriata, ma "un semplice trasferimento non è sufficiente" perché "la sua presenza ai vertici dell'Esercito continua a recare discredito e disonore alle forze armate." Tuttavia, ci sono anche posizioni diametralmente opposte: l'ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, afferma che "anche ammettendo che il comportamento del Generale sia stato criticabile, il ministro non poteva e non avrebbe dovuto censurarlo in modo così brutale." Alcuni vanno oltre, come Mauro Giannini, Sindaco di Pennabilli, per il quale Vannacci "è un patriota" e chiede "rispetto per il suo pensiero."


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore