Licia Colò a Pescara, madrina della mostra di Antonino per la so

17 Marzo 2007   11:15  
Licia Colò ha partecipato ieri all´inaugurazione della mostra di Alessandro Antonino, realizzata al Museo delle Genti d´Abruzzo di Pescara a sostegno del progetto di cooperazione internazionale "Un ospedale dermatologico per l´Etiopia". L´esposizione è stata promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale e dalla Fondazione Pescarabruzzo, all’interno del più ampio progetto di cooperazione abruzzese nel mondo, grazie al quale in soli in tre anni sono stati triplicati i fondi da destinare alla solidarietà internazionale. "La Regione Abruzzo ha contribuito con grande convinzione al progetto istituito dall’Iismas di Roma per l’ospedale dermatologico intaliano di Quiha (Etiopia) – spiega Gianni Melilla, presidente del Comitato regionale per la cooperazione internazionale –Abbiamo così deciso di ospitare anche a Pescara la mostra dell´artista napoletano Antonino, ripetendo l’iniziativa che già a Roma ha avuto un grande successo. Possiamo quindi parlare di un gemellaggio Roma-Pescara nel nome della solidarietà. L´obiettivo dell´esposizione è quello di sensibilizzare il pubblico pescarese ai problemi dell´Africa, per questo l´attenzione sarà puntata sull´esigenza di fare di più per il popolo etiope, che versa in situazioni di gravissima emergenza. Sono stato personalmente in Etiopia, per verificare l´utilizzo dei fondi che il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo hanno messo a disposizione della ong ´Comunità volontari per il mondo´”. La mostra è stata preceduta dal filmato realizzato da Stefano Falco, “La cooperazione abruzzese del mondo”, che sintetizza la scelta della Regione Abruzzo di incamminarsi sulla strada della consapevolezza e della solidarietà, nel quadro degli otto obiettivi previsti dalle Nazioni Unite nella campagna per gli obiettivi del millennio: dimezzare la povertà estrema e la fame, raggiungere l´istruzione primaria universale, promuovere l´uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile e migliorare la salute materna, combattere hiv, aids, malaria e altre malattie infetttive, assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo. Accordi che sono stati sottoscritti da 189 paesi. Il filmato si chiude con un’esortazione: facciamo parte della prima generazione che può combattere per la povertà. Non possiamo perdere questa opportunità. “E’ una sfida da accettare", ha aggiunto Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo. "Abbiamo la possibilità di unire locale e globale - ha detto, invece, Luigi Toma, intervenuto all’incontro in rappresentanza dell’Iismas – le malattie non possono essere rinchiuse dentro confini o mura, ma interessano tutti noi. L’attività di questo ospedale non è solo quella di curare o prevenire ma di dare grande attenzione all’integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari”. Un altro filmato racconta l’avventura di Aldo Morrone, presidente dell’Iismas, dal suo primo viaggio in Etiopia, 13 anni fa, alla costruzione dell’ospedale. “Sanità, assistenza e solidarietà, se ben indirizzate non hanno bisogno di grandi somme”, afferma Toma. E proprio dalla collaborazione tra Morrone e Antonino, nasce l’idea dell’esposizione delle opere dell’artista, prima a Roma e ora a Pescara, con lo scopo di sostenere l’Istituto di scienze mediche antropologiche e sociali e per far riflettere sulle condizioni di vita di vita dell’Africa e degli altri continenti che vivono in condizioni di povertà estrema. Di ultima riflessione un messaggio lasciato da Antonino durante la proiezione del video che racconta un po’ di sé, delle sue opere e dell’impegno portato avanti in questo progetto: “Il tempo a volte logora, a volte distrugge, a volte ama. Niente è lontano geograficamente, molto è lontano nel tempo o perso nei ricordi che sbiadiscono". Valentina Tenaglia

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