Lolli (Pd): "Appello per il Centro Turistico agli ambientalisti". Peretti (UGL): "Solo chiacchiere"

09 Maggio 2014   17:47  

Si è svolta questa mattina una riunione d'urgenza fra tutti gli attori della querelle del Centro Turistico del Gran Sasso.

C'erano gli operatori turistici, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e l'ex sottosegretario PD Giovanni Lolli, i lavoratori del Centro Turistico, alcuni amministratori e l'UGL con il segretario Piero Peretti.

La riunione voleva servire da ascolto per il sindaco in modo da verificare le problematiche concrete di tutti i soggetti interpellati nella gestione del proprio business.

Mentre per Lolli e per Cialente si è trattato di un giusto inizio, per Piero Peretti segretario dell'UGL si sono fatte "solo chiacchiere" e nulla di concreto è stato apportato alla risoluzione del problema.

Di seguito l'intervento di Giovanni olli, nel video l'intervista a Piero Peretti.

Vorrei  rivolgere un appello agli ambientalisti che hanno fatto conoscere nei giorni scorsi la loro posizione sul piano industriale del Gran Sasso: stiamo attenti, la situazione è delicatissima, in ballo c’è il futuro dei lavoratori e di tutto il territorio. Anche l’Ocse ci ha spiegato che il Gran Sasso è una grande opportunità, rispetto i dubbi e le preoccupazioni ma non devono arrivare fino al punto di bloccare il progetto.

Il progetto scioglie un nodo economico. Attualmente la funivia è in grado di trasportare 2500 persone al giorno, non di più. Ebbene, non bastano per mettere in economia la struttura: anche con una buona stagione, come è stata quella appena passata, si arriva a fare un milione di euro di incassi. Solo di costi fissi (spese di esercizio) se ne vanno un milione e ottocentomila euro a cui si devono aggiungere i costi di manutenzione.

Finora la struttura ha retto perché è stato il Comune dell’Aquila che ogni anno ha ripianato le perdite. Un meccanismo che non può andare avanti, anche per le nuove regole che prevedono la privatizzazione delle società municipalizzate che non operano in settori essenziali.

Io mi chiedo: chi è il privato che sarebbe disposto a prendere in carico una struttura in perdita costante? La via d'uscita è stata trovata grazie all’impegno del sindaco Cialente, che ha trovato i finanziamenti aprendo la strada alla realizzazione di una nuovo impianto, finalmente efficiente, non più anti - economico.

Leggendo i rilievi specifici degli ambientalisti, mi sembra di poter affermare che siano superabili e ricomponobili. Siamo l'unica montagna d'Abruzzo ad avere un piano d'area. Sulle obiezioni che riguardano la presunta esclusiva attenzione per lo sci da discesa, dico che il piano già è aperto alla valorizzazione dello sci alpinismo, del free rider, dello sci di fondo, di tutte quelle attività che possono essere svolte d’estate, come l’arrampicata, l’escursionismo, la pedalata, il parapendio. Il progetto prevede inoltre l’aumento della capienza del campeggio, un potenziamento della residenzialità (c’è la proposta di ammettere le seconde case ai finanziamenti per la ricostruzione).

Per quanto riguarda la nuova seggiovia delle Fontari il vecchio tracciato era sbagliato, scomodo ed esposto alle intemperie. 

Non si può portare a termine solo una parte del progetto, quella che riguarda il potenziamento della attività diverse dallo sci di discesa: le parti sono complementari, e senza i nuovi impianti le nuove attività semplicemente non starebbero in piedi. 

Il progetto potrà essere migliorato, i suggerimenti sono bene accetti. Quello che non possiamo accettare è che si arrivi al punto di metterlo in discussione per bloccarlo. Ne va del nostro futuro.    

Giovanni Lolli
Partito Democratico


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