Lolli contro Bertolaso: gravissimo minacciare L'Aquila

E annuncia interpellanza parlamentare

04 Ottobre 2010   19:16  

"Sconcertante e gravissima". Bolla così la risposta della Protezione civile alle affermazioni del sindaco dell'Aquila Cialente di sabato scorso, il parlamentare aquilano del Pd Giovanni Lolli.

Nel comunicato del Dipartimento "è presente - dice Lolli - una oscura ed inquietante minaccia dove viene affermato che, dopo la conferenza stampa, ci saranno inevitabili ripercussioni non utili ad accelerare le opere e gli interventi. Mi sembra molto chiaro, quindi, che di fronte alle dichiarazioni del sindaco Cialente, che ha osato criticare la Protezione Civile, si pensi di far pagare le conseguenze a noi cittadini aquilani. E' inaudito - tuona il parlamentare - che un organo istituzionale dello Stato, come è la Protezione Civile, possa formulare simili minacce.

I due amministratori (Cialente e Pezzopane, ndr) si sono limitati ad indicare alcune gravi criticità nella situazione abitativa degli sfollati che sono sotto gli occhi di chiunque venga a L'Aquila. Criticità dovute ad evidenti errori nel modo in cui si è affrontato un problema, certamente, molto complesso. Indicare problemi e responsabilità non è solamente un diritto ma un dovere del sindaco con l'obiettivo di correggere gli errori per fare fronte ai problemi dei cittadini. Nell'anno e mezzo che ci separa dalla notte del sisma la Protezione Civile ha, peraltro, sempre puntigliosamente indicato ritardi e limiti dell'azione del Comune dell'Aquila.

Per il dottor Bertolaso - aggiunge Lolli - viviamo in un mondo in cui, evidentemente, si può criticare il sindaco de L'Aquila Cialente, si può criticare il Presidente della Regione Chiodi, si può criticare perfino il Governo e Berlusconi ma non si possono criticare lui stesso e la Protezione Civile. Inviterei il dottor Bertolaso e la Protezione Civile ad accettare l'idea che viviamo in un mondo in cui ci sono opinioni diverse e il diritto di critica; che in una vicenda difficile e complessa come quella del terremoto aquilano sono stati commessi numerosi errori e ognuno di noi porta la sua parte di responsabilità compresa, ovviamente, la Protezione Civile. Segnalare questi errori, chiunque li commetta - conclude Lolli - non è lesa maestà ma è la condizione per correggere, ed io auspicherei tutti insieme, le cose che non funzionano".

Lolli poi annuncia, al microfono di www.abruzzo24ore.tv, di aver preparato un'interpellanza parlamentare. "La legge istitutiva della nostra ricostruzione, fatta più di un anno fa - ricorda Lolli - prevedeva che la Protezione civile presentasse ogni 6 mesi un rendiconto alla Presidenza Consiglio dei Ministri, che a sua volta doveva presentarla al Parlamento. Di tutto ciò non c'è nessuna traccia. Per la trasparenza, chiederò istituzionalmente alla Protezione Civile, di presentarci i rendiconti."

 


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