I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Milano hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della locale procura, nei confronti di un 30enne italiano, indagato per "istigazione a delinquere aggravata dall'uso del mezzo telematico".
I fatti contestati, iniziati nel novembre 2015 e tuttora in atto, sono aggravati dalle finalità di terrorismo internazionale e dall'utilizzo dello strumento informatico e telematico.
La pericolosità del 30enne radicalizzatore italiano del Daesh arrestato a Milano, secondo gli investigatori del Ros, "è avvalorata dal circuito relazionale - sia nazionale, sia internazionale - particolarmente qualificato, composto da una rete di persone dedite alla sistematica propaganda a favore dello Stato Islamico e dell'esaltazione del Jihad mediante la condivisione di post e commenti sui social".