Luci rosse in città, centri massaggi speciali e via vai di operai

Il sesso a pagamento arriva anche nel capoluogo?

03 Gennaio 2014   09:54  

Qualche giorno fa mi è stato consegnato un bigliettino da visita di massaggi cinesi, mi sono subito incuriosita perché in una città terremotata mi è sembrata un’attività insolita oppure potrebbe essere un’idea geniale perché siamo tutti un po’ stressati.

Oggi il miglior modo per cercare qualcosa è “interrogare” Google. Ho messo massaggi cinesi in Via Montorio al Vomano a L’Aquila e mi sono imbattuta su una pagina di annunci che potrei definire la bacheca del sesso.

Foto di ragazze, anzi ragazzine, cinesi svestite che promettono massaggi sublimi e non lasciamo molto all’immaginazione fin dal cappello del messaggio: “per amanti delle coccole, tutto massaggio, sweet idrorelax, giovane, bella, ma anche veramente esperta”.

Cliccando sul link si viene indirizzati alle foto, cinque ragazze e cinque numeri di telefono diversi, e ad altre frasi sempre più esplicite: “Da me trovi il piacere e il completo relax, con la pratica dell’arte antica del massaggio orientale. Con molta calma… nel modo che più desideri… ti accompagnerò… lontano… nel sentiero che conduce alle più dolci sensazioni… per farti toccare la vetta del piacere… gustare il massimo benessere”

Sto monitorando da alcune settimane e gli annunci vengono aggiornati ogni giorno, inoltre parlandone con amici e conoscenti mi sono resa conta che in molti sono aggiornati su prezzi e prestazioni: da 30 euro solo per un massaggio a 100 euro per una rapporto completo. Arrivo al dunque, la prostituzione di per sè non costituisce reato, però agevolare o favorire la prostituzione o indurre alla prostituzione altre persone sì.

Di conseguenza, compie una condotta penalmente sanzionabile chi tiene case di prostituzione, poiché, così facendo, inevitabilmente finisce per favorire e indurre altre persone alla prostituzione. Al contrario, non è vietato, per una prostituta, ricevere i propri clienti nella propria abitazione, in quanto il domicilio ove costei vive non viene considerato come “casa di prostituzione”.

Ma nel caso specifico abbiamo più donne che adescano su internet clienti e si nascondono, o qualcuno le fa nascondere, dietro un’attività lecita, cioè i massaggi. La legge prevede che sia punibile colui che gestisca un hotel, un bar, una pensione, un centro estetico, una discoteca e sia consapevole, tollerandolo, che delle persone esercitino il meretricio all’interno della propria attività commerciale.

Assodato che in Italia non vengono rilasciate licenze per poter svolgere attività legate alla prostituzione, aspettiamo che la magistratura faccia la sua inchiesta per far luce su questa vicenda.

Samanta Di Persio


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