Oggi a mezzogiorno sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Simone Roganti, il giovane ciclista 21enne deceduto improvvisamente, per chiarire le cause del malore fatale. L’esame, disposto dal pubblico ministero Luca Sciarretta e condotto dal medico legale Cristian D'Ovidio, rappresenta un passo cruciale per comprendere l'origine di questa tragedia che ha sconvolto la comunità di Spoltore e il mondo del ciclismo.
Mentre la famiglia Roganti si chiude nel proprio dolore, continuano ad arrivare da tutta Italia messaggi di vicinanza e cordoglio. Il sindaco di Spoltore, Chiara Trulli, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, la cui data sarà fissata dopo l'autopsia. L’intera comunità si è stretta intorno ai genitori Alessandra e Fabiano, alla sorella Lucrezia e al resto della famiglia, da sempre legata al ciclismo. Il padre Fabiano, ex corridore dilettante e direttore sportivo, lo zio Federico, collaboratore di Rcs e Federciclismo, e il nonno Panfilo, direttore accompagnatore dell’Aran Cucine, sono figure ben note nell'ambiente.
Nel frattempo, una polemica è esplosa a Spoltore in merito ai festeggiamenti in onore della Madonna del Popolo, svoltisi sabato scorso. Lucio Matricciani, presidente del Consiglio comunale, ha espresso pubblicamente il suo disappunto attraverso una lettera, chiedendo al Comitato feste di sospendere i riti civili in segno di rispetto per la tragica scomparsa di Simone. Matricciani ha sollecitato la comunità a concentrarsi solo sulle cerimonie religiose, suscitando un acceso dibattito sulla sensibilità e l'opportunità di tali celebrazioni in un momento di lutto così profondo.