Lynx: le nuove frontiere dell'assistenza domiciliare

28 Dicembre 2011   11:06  

Fare dell’assistenza familiare privata una risorsa del territorio, favorendo la razionalizzazione delle risorse esistenti che vanno integrate all’offerta complessiva di servizi sociali già offerti dal Comune di Sulmona e dalla Comunità Montana Peligna. 

Sono questi gli obiettivi delle azioni che i due enti stanno portando avanti nell’ambito del Programma Fondo Famiglia, il fondo attivato presso il Sottosegretariato alle Politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri che per il secondo anno consecutivo ha finanziato il progetto del Comune di Sulmona e della Comunità Montana Peligna, realizzato con l’assistenza tecnica di Lynx territorio sociale, società di consulenza specializzata nelle politiche di welfare. 

“Abbiamo ritenuto di doverci muovere in continuità rispetto a quanto già costruito nella precedente edizione del progetto”, hanno dichiarato l’assessore comunale alle Politiche sociali, Enea Di Ianni, e il presidente della Comunità montana, Antonio Carrara.
Lo scorso anno i due enti hanno unito le loro forze con l’obiettivo di qualificare la professionalità delle badanti attraverso specifici corsi di formazione, hanno creato il Registro territoriale delle badanti - dedicato alle famiglie in cerca di badanti certificate e alla tutela delle badanti nel mercato del lavoro – e hanno potenziato i servizi informativi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro delle assistenti familiari coinvolgendo associazioni ed enti territoriali interessati a vario titolo dal fenomeno del badantato.

“Nella precedente edizione del programma Fondo Famiglia – proseguono i due amministratori – abbiamo lavorato per far emergere il lavoro irregolare delle "badanti” attraverso la creazione del Registro e una serie di azioni collaterali di sostegno. La sinergia tra i due enti  ha consentito la razionalizzazione delle risorse e una maggiore efficacia degli interventi”.

Quest’anno, invece, Comune e Comunità montana focalizzeranno l’attenzione, oltre che sul mantenimento dei risultati già conseguiti, sulla creazione di un Osservatorio locale per la non autosufficienza, che avrà lo scopo di acquisire, analizzare ed elaborare informazioni utili a definire un strategia efficace per rispondere alla complessità dei bisogni delle famiglie con casi di non autosufficienza. 

Saranno, inoltre, proposti più corsi di formazione dedicati non solo alle badanti, ma anche agli operatori sociali e alle famiglie.

A gennaio, infine, la Comunità montana Peligna aprirà un bando che prevede l’erogazione di contributi a famiglie che utilizzano assistenti familiari regolarmente assunte ed iscritte al Registro. 

Il Registro Territoriale è attivo presso i Segretariati sociali della Comunità montana e del Comune e gestisce già un primo elenco di badanti che si sono iscritte sulla base di quanto previsto dal Regolamento approvato con la precedente progettazione. 

“Con questa seconda fase progettuale – hanno concluso Di Ianni e Carrara – riusciremo, finalmente, a strutturare servizi costanti e attenti alle persone. La rete creata è la risposta ai nostri cittadini di adeguatezza e presenza delle amministrazioni pubbliche sul territorio”.

Attualmente si possono avere informazioni, ottenere la modulistica per l’iscrizione al Registro e un supporto alla compilazione, oltre che negli uffici dei Segretariati Sociali, anche presso il Centro per l’Impiego di Sulmona, SPI CGIL Sulmona, CISL Sulmona, Centro Servizi Volontariato di Sulmona, Cooperativa Sociale Horizon Service, Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti Sociali.


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