MORTE SANDRI,PREOCCUPAZIONI E POLEMICHE

12 Novembre 2007   16:02  
"Sono molto preoccupato anch´io in particolare per la tragica morte di quel giovane e per le scene di grave violenza che, ho visto da qui, sono state date su tutte le tv internazionali". Da Doha il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commenta cosi´ i tragici fatti di ieri. Il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, è dell´avviso che "l´uso delle armi da fuoco deve essere diversamente sorvegliata" e aggiunge che "ritardi e reticenze nel dire la verità sono altamente nocivi. Bisogna appurare la verita´". Il ministro dell´Interno, Giuliano Amato, riferirà domani alle 10,30 nell´Aula della Camera. Ma le polemiche infiammano la politica. Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di ForzaItalia, parla di "errori gravissimi del governo", a cominciare "dalla reticenza tuttora osservata sulla ricostruzione del fatti". Maurizio Gasparri di AN accusa il responsabile del Viminale: "Il ministro Amato -dice- si è mostrato ieri incapace di gestire l´ordine pubblico. Amato, in verita´, non è adatto a svolgere il ruolo di ministro dell´Interno". Il capogruppo di AN a Montecitorio, Ignazio La Russa, interroga il governo per far luce "sulle ragioni di quello che a mio avviso è considerato un gravissimo ed evitabile errore, cioè il non aver sospeso tutte le partite di calcio, offrendo cosi´ un alibi ai più facinorosi per convincere altri giovani a scendere in piazza e provocare incidenti". Il segretario del PD, Walter Veltroni, parla di tante giornate di gioco del calcio associate al dolore. "Bisogna chiarire -dice Veltroni- e definire tutte le responsabilità, e al tempo stesso stroncare ogni forma di violenza. Il dolore o la rabbia non possono avere come proprio linguaggio episodi di violenza". Il ministro dell´Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, lamenta la poca chiarezza sulle responsabilità. "La cosa grave -dice - è quella di non aver avuto subito la capacità di rendere trasparente quello che era accaduto perchè le forze dell´ordine devono essere prima di tutto credibili e chiare sulle proprie responsabilità". Il leader del´UDC, Pier Ferdinando Casini, definisce "vergognose" le accuse mosse dai politici alla polizia. "Quello che sta avvenendo in queste ore -dice l´esponente centrista- è vergognoso: troppi politici se la prendono con il poliziotto che ha sbagliato invece di prendersela con i teppisti che incendiano l´Italia e distruggono le auto. Questo è inaccettabile e intollerabile". L´ex Capo dello Stato, Francesco Cossiga, osserva che l´assalto alle caserme non si registrò neanche negli anni di piombo. "Era da tempo che non si aveva un assalto organizzato -dice il senatore a vita- alle caserme di Carabinieri e Polizia. Questo è molto grave e il governo se ne deve far carico". "Negli anni di piombo -spiega- avremmo sparato subito e la seconda volta non l´avrebbero fatto. Se gli autonomi avessero assaltato una caserma c´era il mio ordine scritto di ministro dell´Interno di rispondere al fuoco con il fuoco. Non si sarebbero mai sognati di farlo perchè noi avremmo risposto con le armi". (AGI)

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