Pupplichiamo l'articolo del blogger Giancarlo Falconi de "i due punti" sulla situazione di Lilianan, malata di SLA da alcuni mesi praticamente segregata in casa poichè l'ascensore della sua palazzina ATER è provo di ascensore.
Nessuna doccia gelata o Ice Bucket Challenge per lei, ma una lotta di dignità e diritti.
L'articolo di Falconi:
Il comitato "Ora Basta" torna in un agosto senza politica e amministrazione per protestare contro la prigionia di Liliana Serafini.
Non parliamo di destra o sinistra, centro o sud.
Non è una questione di ideologia ma di uomini.
Gianni Chiodi e la sua Giunta valgono Luciano D'Alfonso e la sua Giunta.
Nessuno si è fatto sentire.
Nessuno ha accettato l'invito di prendere un caffè a casa di Liliana, malata di sla e impossibilitata a uscire di casa, insieme a tanti disabili al 100%... perchè il palazzo Ater è privo di ascensore.
Perchè molti palazzi ater sono privi di ascensore.
Perchè esiste la legge contro l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Già la legge...quella sconosciuta.
Che fine ha fatto la pratica?
Dove è stata imbucata?
In quale ufficio regionale è defunta?
Non è una questione di politica ma di uomini.
Tonino si lascerà morire di stenti legato a una corda di fronte alla Prefettura.
Noi con lui.
Interessa a qualcuno?
A noi si.
A Domenico, a Giovanni, a Sergio, a Graziella, a Manuela, A Marialuisa, a Rino, a Giancarlo, ai suoi amici, a chi ha fatto del bene, a chi ha sempre dimostrato di essere un uomo gentile, onesto, innamorato.
Liliana è colpevole di essere malata di Sla.
Una colpa in questa Italia di bacia pile senza fede e coscienza.
Noi dal Prefetto.
La nostra ultima speranza.
In silenzio.
Senza disturbare nessuno.
Non è una questione di D'Alfonso o Chiodi....è una questione di uomini veri.