"Prendo atto con soddisfazione delle dichiarazioni del Sindaco di Roseto, nel momento in cui afferma che sull’area della TELECO non ci saranno speculazioni edilizie". A parlare è il consigliere regionale Antonio Macera, dei Comunisti Italiani, che prosegue: "lodevoli intenzioni ma insufficienti. C’è un impegno primario, che deve coinvolgere tutti: rilanciare la Teleco e offrire garanzie certe ai 120 lavoratori oggi fuori dall’attività produttiva. La storia della Teleco cavi è storia intrisa di contraddizioni, ambiguità, incertezze, che si è conclusa con il triste epilogo del fallimento dell’azienda. A pagare, in primo luogo, sono stati i lavoratori, 120 operai il cui futuro appare incerto, se non fosco. Ma la storia della Teleco è anche storia che si intreccia con quella dell’area su cui sorge l’opificio. Un’area nel cuore della città, straordinariamente appetibile per chi ha interesse a realizzare insediamenti di edilizia residenziale. Dunque - prosegue Macera - massima attenzione".
Il consigliere del Pdci è fermo su alcuni punti: "No a speculazioni edilizie, si al rilancio della Teleco e dell’attività produttiva, si all’attivazione degli ammortizzatori sociali, si al mantenimento dei livelli occupazionali. Perché, tuttavia, questi obiettivi possano essere raggiunti, è necessario evitare comportamenti ambigui o adottare soluzioni pasticciate. Drammatica ed eticamente inaccettabile sarebbe, ad esempio, la soluzione di un rilancio di breve periodo, fatto tanto per accontentare momentaneamente la piazza, ma poi esporre la Teleco alla sua fine senza appello e liberare finalmente l’area su cui sorge il fabbricato per consentirvi proprio quelle attività speculative che oggi (si dice) si vuole evitare.
Fa bene i Consiglio comunale di Roseto, convocato in seduta straordinaria, a discutere della vicenda. Quello che bisogna evitare è che la discussione abbia i caratteri di un mero impegno retorico e che si assecondino soluzioni dal fiato corto.
Si valutino, invece, con attenzione tutte le possibili ipotesi in campo, come quella, ad esempio, che porta alla rilevazione solo dei macchinari e al riassorbimento delle maestranze: ipotesi, questa, che concretamente scongiurerebbe ogni fine speculativo.
Il rilancio della Teleco deve essere definitivo e di lunga prospettiva" sostiene Macera, che conclude con l'impegno di coinvolgere, sulla questione, il Presidente Del Turco e l’Assessore alle Attività produttive della Regione.