Macerie L'Aquila, Cialente e Moroni: "Da premier vergognose bugie elettorali"

10 Maggio 2011   14:59  

All'Aquila ci sono ancora le macerie e il centro storico non è stato ricostruito ma, sostiene il premier Silvio Berlusconi, è colpa degli amministratori locali. Regione, Provincia e Comune non utilizzano i fondi stanziati.

Non si fanno attendere le reazioni.

Macerie L'Aquila, Cialente e Moroni: "Da Premier vergognose bugie elettorali"

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e l'assessore all'Ambiente Alfredo Moroni rispondono duramente dopo le affermazioni del presidente del consiglio Berlusconi durante un comizio elettorale ad Arcore.

"Sulla rimozione delle macerie si è consumata l'ultima, vergognosa strumentalizzazione della nostra tragedia da parte del premier ai fini elettorali e di immagine". Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e l'assessore all'Ambiente Alfredo Moroni rispondono duramente dopo le affermazioni del presidente del consiglio Berlusconi durante un comizio elettorale ad Arcore.

"Non è affatto vero - hanno dichiarato il sindaco e l'assessore all'Ambiente - che il Comune dell'Aquila ha avocato a sé le competenze per quanto riguarda la gestione delle macerie e Berlusconi parla di un atto che non esiste. Poiché non è la prima volta che lo cita, lo invitiamo a dimostrarne l'esistenza, cosa che evidentemente non potrà fare, o a tacere. Sulle macerie, da oltre un anno, - ricordano Cialente e Moroni - le competenze sono passate al governo, ennesimo funesto commissariamento, che le esercita attraverso la società Sogesid, sua emanazione e da ultimo, con l'ordinanza 3923, che abbiamo chiesto a gran voce di cambiare, i Comuni sono stati del tutto messi da parte."

"La verità - proseguono sindaco e assessore all'Ambiente - è che la questione è stata impostata male fin dall'inizio proprio dal Governo, che, già nel decreto 39 (il famoso decreto Abruzzo), assimila le macerie ai rifiuti solidi urbani, creando un groviglio normativo che ha ostacolato, anziché agevolare, il processo. Nonostante tutto, però, il Comune, fin quando è stata presente la Protezione Civile, riusciva a smaltire 600-700 tonnellate di macerie al giorno.

Nel febbraio 2010, il Governo ha inviato all'Aquila il ministro Stefania Prestigiacomo, che ne ha assunto la gestione. A questo punto il processo ha subito, però, un drastico rallentamento e il quantitativo di macerie smaltite è passato a non più di 250 tonnellate al giorno, meno della metà rispetto a prima. Anche sul fronte degli impianti si è segnato il passo, tanto che ci sono voluti ben 10 mesi alla struttura commissariale per dar seguito all'accordo sull'attivazione del sito di Barisciano, le cui procedure sono partite solo a febbraio".

"Berlusconi mente sapendo di mentire - ha concluso Cialente - e dimostra due cose: o è male informato da persone che lo espongono a pessime figure oppure ha ricordi confusi su questioni fondamentali per la nostra tragedia".

Sul problema è intervenuto anche il presidente Asm (Aquilana società multi servizi) Luigi Fabiani. "La gestione commissariale - ha dichiarato Fabiani - sta creando problemi e rallentamenti dei processi, determinando una situazione di impasse che danneggia e ostacola il nostro lavoro. Ci auguriamo, pertanto, che venga rivisto il sistema normativo e, soprattutto, la governance che sono alla base della materia, fondamentale nel processo di ricostruzione".


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