Manifestazione a Sulmona: marcia per la salvaguardia del lavoro tra crisi automotive ed esuberi in aumento. Preoccupazione per il futuro del settore.
La crisi del settore automotive si fa sentire con forza a Sulmona, dove la Magneti Marelli è al centro di una situazione sempre più critica. I 460 lavoratori dello stabilimento, insieme ai rappresentanti sindacali, scenderanno in piazza domani, con un appuntamento fissato alle 8:30 davanti alla Villa Comunale di Sulmona. La manifestazione culminerà in una marcia verso il Municipio, dove si terrà un consiglio comunale straordinario dedicato al futuro della fabbrica e alla richiesta di intervento da parte della Regione.
L’allarme non riguarda solo la Marelli: anche i dipendenti della Sodecia di Raiano, azienda collegata a Stellantis, parteciperanno alla protesta. Gli stabilimenti, entrambi legati alla filiera automobilistica, vivono una fase di incertezza profonda. Secondo i sindacati, il prolungamento dei contratti di solidarietà fino ad agosto 2026 non è sufficiente a garantire stabilità: gli esuberi previsti alla Marelli sono passati da 85 a 147, mentre un’importante commessa per la produzione di pezzi del Ducato potrebbe svanire entro la fine dell’anno.
Alla Sodecia, la situazione non appare meno preoccupante. Per i suoi 44 operai, i contratti di solidarietà saranno attivi fino a novembre 2025, ma le prospettive restano incerte. “Il nostro obiettivo è risvegliare l’interesse della politica e delle istituzioni,” affermano i rappresentanti sindacali, sottolineando la necessità di interventi concreti per salvaguardare non solo i posti di lavoro, ma l’intero comparto produttivo legato alla filiera automobilistica in Abruzzo.
La crisi dell’automotive, accentuata dalla transizione verso l’elettrico e dalle difficoltà nel mercato internazionale, sta mettendo a dura prova le fabbriche italiane. Sulmona, con la sua lunga tradizione industriale, rischia di perdere una delle sue principali realtà produttive, con ripercussioni gravissime sull’economia locale.
La manifestazione di domani vuole essere un segnale forte: i lavoratori e i sindacati chiedono un intervento rapido da parte delle istituzioni per invertire la rotta. “Non possiamo permetterci di lasciare che queste aziende chiudano o ridimensionino ulteriormente le loro attività,” è il messaggio che verrà portato in piazza e al consiglio comunale. Una battaglia che riguarda non solo Sulmona, ma l’intera regione Abruzzo.