Eccoli i colori autentici, belli e luminosi dell'Aquila antica. Prodotti da malte e materiali provenienti dalla vale dell'Aterno, di colori e composizioni diverse per ogni quarto della città, quasi fossero note distintive del castello del contado che edificò quel pezzettino dell'Aquila.
Lo studio è stato svolto dall'Università di Firenze e pubblicato nel volume ''Studi e rilievi per la ricostruzione post-sisma del 6 aprile 2009''. Il ricavato delle vendite andrà all'associazione Aquila per la vita. E soprattutto la tavolozza, ma anche i preziosi studi delle malte usate per la muratura, sarà un capitolo del Piano di ricostruzione di cui parte importantissima sarà appunto il piano del colore.
La presentazione dello studio è stata l'occasione per il sindaco Cialente di ribadire la volontà di partire subito, di accelerare i tempi lì dove si può e si deve aprire i cantieri, a cominciare dagli edifici del corso principale e di piazza palazzo cuore della città che deve ricominciare a battere il prima possibile.
A proposito di colori, alcune note stonate. In periferia e soprattutto a ridosso dei centri storici delle frazioni, si moltiplicano edifici tinteggiati con colori assai improbabili, dal giallo evidenziatore, al viola addobbo funebre passando per il rosa confetto, il blu elettrico e il verde ambulatorio. Una deregulation senza visione d'insieme che in certi casi coincide con il brutto. E che va cioè nella direzione opposta a quella che tutti auspicano debba intraprendere la ricostruzione. (Filippo Tronca)