Maltempo: Progetto C.A.S.E. di Coppito, la Russia ai tempi della Perestrojka

Enormi disagi per gli abitanti dei quartieri

04 Febbraio 2012   13:02  

File interminabili per mancanza della merce, provviste razionate e disagi per raggiungere a piedi quei pochi esercizi commerciali aperti. Sembra una fotografia dei paesi dell'est degli anni '90 eppure siamo all'Aquila, esattamente a Coppito, nella zona dove sono state realizzate una gran parte delle piattaforme del progetto C.A.S.E. per il terremoto del 2009.

La neve qui ha raggiunto altezze record, circa un metro qui nella zona dove risiede chi sta scrivendo, ma dei mezzi per pulire le strade neanche l'ombra.

In verità i mezzi sono passati ieri mattina alle 6:30 per darci l'illusione che le strade sarebbero comunque state pulite e ci avrebbero permesso di tornare a casa... ma è stata una beffa che ha tratto in inganno tutti, compreso me; ieri mattina sono uscito per recarmi al lavoro, incoraggiato dal fatto che le strade erano pressoché pulite ho tranquillamente guidato con le normali difficoltà che si hanno quando guidi con gomme termiche su un manto un po' innevato.

Al ritorno però ho trovato la strada di accesso al quartiere coperta da 40 cm di neve, e siccome qui per tornare a casa bisogna affrontare una salita piuttosto ripida, tutti i mezzi usciti la mattina, compreso il mio, sono stati parcheggiati alla meno peggio ai piedi della discesa, impedendo tra l'altro a eventuali mezzi spazzaneve (se ce ne fossero stati) di liberare le strade.

Ad ogni modo, un po' per necessità e un po' per buona volontà decidiamo di raggiungere a piedi il minimarket più vicino.. lo raggiungiamo con non poche difficoltà, dopo circa 15 minuti di cammino tra la neve alta 80 cm  e lì abbiamo vissuto di prima persona i problemi che i nostri nonni avevano avuto negli anni del dopoguerra. File interminabili e mancanza di  rifornimenti: niente pane, niente latte, niente beni di prima necessità... i nostri mezzi sono coperti e circondati completamente dalla neve quindi inutilizzabili per raggiungere zone più agibili.

Per non parlare poi dei problemi di nettezza urbana che già cominciano a verificarsi per via dell'irraggiungibilità dei cassonetti da parte dei mezzi comunali... solo nel nostro progetto case (il più piccolo con 5 piattaforme) vivono 120 famiglie. Potete immaginare quindi quanta immondizia si può accumulare in pochi giorni.

Insomma, sperando che il nostro sia un caso "isolato" (scusate il gioco di parole), la situazione è impossibile e potrebbe peggiorare col passare del tempo... spero solo che qualcuno si accorga di noi.

Massimiliano Nibid


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