Voli spietata, a volte altezzosa,
regina del cielo, borghese, sorniona
regina, amata, diruta,
sognata, ferita, lasciata, riavuta.
…..
…...
Chi t'ha predato? Chi t'ha ferito?
Madre e sorella, spesso incompresa,
…....
…...
Rimani salda! Manet Immota!
Sono solo alcuni dei versi della canzone scritta da Roberto Biondi e musicata da Luciano di Giandomenico all'indomani del sisma del 6 aprile 2009. Il brano “Manet Immota” è nato dalle ferita, dal dolore, dalla disperazione di chi vede violata l'amata, che sia “madre e sorella, vergine casta, figlia ed amica, splendida sposa” e non sa cosa fare di fronte alla distruzione. Abbandonare la persona amata e ferita è impossibile, e così gli artisti sono rimasti nella città ferita e da qui sono ripartiti. Porteranno a New York L'Aquila, le sue eccellenze artistiche e questo brano che è una poesia d'amore per la città.
Il brano “Manet Immota” sarà presentato alla giunta comunale perché diventi l'inno della città e si punta a coinvolgere un big della canzone in qualità di interprete. Sappiamo il nome ma per scaramanzia non lo scriveremo, possiamo solo dire che è cantante di musica leggera, di straordinaria sensibilità, molto amato dal grande pubblico. Un nome che potrebbe dare ai versi forza e passione.
A New York Biondi e Di Giandomenico voleranno per incontrare Mario Fratti, che è autore del musical Refrigerators che di Giandomenico ha musicato per il gruppo Mamò e che andrà in scena a marzo a L'Aquila. In America incontreranno anche il vice console italiano. Un avventura quella americana solo agli inizi per mettere le ali a questa Aquila che non riesce ancora a volare.
Nell'intervista:
Roberto Biondi, autore versi
Luciano di Giandomencio, compositore e direttore d'orchestra
di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci