Maniero, il valore aggiunto del Pescara di Marino

11 Settembre 2013   16:22  

Dopo una deludente stagione passata in prestito alla Ternana in serie B (appena 18 le presenze e 3 le reti siglate), l’attaccante di origini campane, Riccardo Maniero, sembra aver trovato un piglio diverso dopo il ritorno in biancazzurro ( 3 le reti griffate in campionato, in altrettante giornate, oltre a 2 goal messi a segno in Coppa Italia).

Questo suo nuovo feeling con il goal, dopo un certo scetticismo iniziale, gli sono valsi la fiducia da parte della società, che gli ha prolungato il contratto fino al 2015.
Nell’intervista rilasciata quest’oggi,sottolinea il suo momento di grazia: “Sono molto felice delle mie prestazioni fin qui fatte registrare. Parte del merito va anche ai miei compagni, i quali mi stanno assistendo in campo nel migliore dei modi. All’inizio non godevo della piena fiducia della società e di mister Marino, ma con delle prestazioni convincenti sono riuscito a farli ricredere”.

Analizza le due ultime sfide con il Trapani, ed il Crotone: “Nella sfida contro il siciliani abbiamo fatto tutto noi. Siamo stati sfortunati, e vittime di errori arbitrali ( invoca, a tal proposito, il suo goal annullato per un fuorigioco millimetrico, ed un presunto rigore non concesso per fallo su Ragusa). Con il Crotone non abbiamo giocato una grande partita. Probabilmente si è trattata delle prestazione maggiormente sottotono da quando è iniziata la stagione ufficiale.

A Varese ci attende un campo ostico, dove dovremo cercare di imporre il nostro gioco e fare risultato”.
Chiosa, facendo un confronto, sicuramente abbastanza azzardato e prematuro, con questo Pescara e quello di Zeman: “Trovo diverse situazioni in comune, tra il Pescara di Zeman e quello di Marino. Siamo un gruppo compatto e coeso, che vuole crescere”.
Sicuramente Maniero fino ad ora si è rivelato tra i più positivi nel reparto avanzato. Anche perché, a differenza dei suoi colleghi di reparto, fino ad ora si è mostrato molto concreto con le sue 5 realizzazioni.

Altrettanto non si può dire di Mascara, il quale anche se impiegato dall’inizio e fortemente voluto sia da Marino che dal presidentissimo Sebastiani, sembra ancora mancare della lucidità necessaria non solo sottoporta (anche se il suo ripiego in fase difensiva può considerarsi generoso, sicuramente altrettanto non può dirsi dello scomposto intervento con il quale ha procurato il primo rigore contro il Crotone).

A nostro modesto avviso riteniamo che prima di appigliarsi a presunti errori arbitrali, ed a sviste anche da parte della Dea Bendata, bisognerebbe cominciare a fare un’analisi più critica ed obbiettiva riguardo alcune fasi che sono ancora lontane dell’essere perfette.

Mariano Barisani


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