Manovra: domani la "marcia su Roma" dei piccoli Comuni a rischio accorpamento

25 Agosto 2011   15:00  

Ci sarà anche una nutrita delegazione abruzzese domani a Roma, quando si ritroveranno davanti a Palazzo Chigi gli amministratori dei comuni italiani sotto i mille abitanti, a rischio soppressione per la manovra finanziaria del Governo. Migliaia di sindaci provenienti da tutta Italia faranno sentire la loro voce, preceduti dai rispettivi gonfaloni. I comuni  abruzzesi che rischiano l'accorpamento o la cancellazione sono 105, su un totale di 305.

Secondo uno studio elaborato dall’Anci sono poco più di 20.000 i comuni da accorpare: un risparmio insignificante, considerato oltre tutto che molti di questi aministratori rinunciano alle indennità. I piccoli comuni italiani, trasversalmente uniti nella battaglia anti-soppressione, sono pronti al confronto in merito alla razionalizzazione dei servizi. Ma sulla cancellazione delle municipalità nessuno sconto, come dovrebbe risultere evidente nella manifestazione romana di domani, replicata tre giorni dopo a Milano; appuntamenti cui farà seguito, nella nostra regione, la mega-assemblea del 3 settembre, nella sala convegni dell'Aeroporto d'Abruzzo, alla presenza dei parlamentari e dei presidenti delle quattro Province. I primi cittadini hanno già invitato tutti gli abruzzesi residenti in Italia o all’estero, che abbiano abitazioni nei piccoli comuni, di riportarvi la propria residenza, allo scopo di far aumentare il numero di abitanti e chiamarsi fuori dalla lista nera.


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