Maracaibo: La versione dell'aggredito dal Margiotta

Ancora nulla sulle motivazioni del gesto

22 Gennaio 2010   20:23  

Riceviamo e pubblichiamo una nota fattaci pervenire da Danilo Pedone, funzionario del consolato italiano di Maracaibo, per mano di un nostro comune amico, rispetto all’aggressione subita all’interno della Casa d’Italia di Maracaibo.
La nota chiarisce le dinamiche dell’accaduto, evidenzia aggressore ed  aggredito ma non fà chiarezza sulle motivazioni alla base della stessa. E’ importante sottolineare che seppur confermando il fatto,  anche il Console italiano di Maracaibo, Ivo Polacco, da noi interpellato a suo tempo telefonicamente mantenne un comprensibile riserbo e ci disse di non essere a conoscenza dei motivi che avevano indotto il Margiotta all’aggressione.
Resta il fatto, deprecabile e deplorevole, che coinvolge una collettività, quella italiana conosciuta in questo paese per ben altre meritorie iniziative ma che purtroppo in questo momento risulta ferita da queste evidenti “cadute di stile” di suoi autorevoli rappresentanti.
Ci auguriamo che le istituzioni coinvolte compiano tutti i passi necessari a far chiarezza sul caso affinchè torni il sereno nella comunitá  italiana ed abruzzese, che è stata per molti anni conosciuta come esempio di onestà e moralità in questo paese.

Gianfranco Di Giacomantonio  Maracay-Venezuela  



Caro Gianfranco,
nel ringraziarti di questa ultima e-mail (e anche delle precedenti) devo però precisarti la esatta versione dei fatti di cui parli nell'articolo.
Non appena l'ho letto, ne ho subito parlato con Daniele PEDONE, che nel caso in questione sappi che è la vittima e che mi ha pregato, visto che ti conosco, di precisare i particolari : ma andiamo con ordine.
L'episodio della duplice aggressione verbale e fisica si è effettivamente verificato nella Casa d'Italia di Maracaibo, esattamente verso le 23 di sabato 24 ottobre 2009.
In quella serata si svolgeva la cosiddetta "Festa dell'uva e della castagna" ed erano presenti almeno 400-500 persone.
Ero presente anch'io fino a pochi minuti prima, e del fatto sono stato informato all'indomani..
Si è trattato di questo: l'amico Daniele si intratteneva con gli stessi amici e conoscenti con i quali ero stato anch'io e che, successivamente hanno firmato una dichiarazione sui fatti, che sarà usata ai fini della denuncia penale a carico del Margiotta.
Quest'ultimo si avvicinò al gruppetto arrivando alle spalle di Daniele Pedone che, al pari degli altri, non si avvide di quanto stava per accadergli.
E gli accadde di essere colpito almeno due volte dal Margiotta, la seconda volta in modo così violento da dover ruotare intorno a se stesso. All'aggressione fisica si accompagnava quella verbale, con grida ed espressioni a voce alterata, di difficile comprensione anche considerandone  il ben noto tono rauco. L'aggressione si realizzava in modo così rapido che nessuno seppe o volle reagire, ed anzi mentre gli altri si impegnavano affinchè  il Margiotta desistesse, l'amico Daniele restava calmo e piano piano si allontanava allo scopo di non offrire alcun pretesto all'aggressore.
Dell'avvenimento furono quindi formalmente informati, con richiesta di intervento a tutela della onorabilità di Pedone, sia il Console d'Italia sia il Presidente del Comites ( contemporaneamente Presidente anche della Casa d'Italia, e che in questa veste intervenne per evitare che il Margiotta continuasse nel suo comportamento, invitando uno dei figli di lui affinchè lo allontanasse dalla scena).
L'avvenimento ha poi avuto un doppio sèguito : da una parte dal Consolato è stata avvisata l'Ambasciata a Caracas per le determinazioni che fossero sembrate opportune; dall'altra è stato richiesto alla Presidenza del  Comites e della Casa d'Italia di pronunciarsi sull'accaduto e di assumere una decisione al proposito.
Il nucleo concettuale del caso era ed è infatti il seguente : un funzionario del Consolato d'Italia ha subìto una aggressione fisica e verbale, in un luogo pubblico di rilievo, da parte di cittadino italo-venezuelano che ricopre la carica di Vice-Presidente del Comites e di Presidente della Federazione delle Ass. Abruzzesi.
Da parte della Casa d'Italia, anche a sèguito di una "inchiesta" interna, si è deciso di punire il Margiotta con la sospensione di 5 mesi del diritto a rimettervi piede.
Da parte del Comites si è provveduto a convocare una riunione a cui hanno partecipato anche il Console ed il Commissario Amministrativo : ma per i particolari su quanto lì si è verificato ti inviterei a chiedere ragguagli allo stesso Presidente, Sig. Cono SIERVO.

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Chiarito tutto questo, Daniele ti chiede - mio tramite- di rettificare il tuo articolo, in particolare per quanto riguarda il passaggio sui ......"due ....incuranti dell'importanza del luogo...."  poichè da quel contesto emerge una sua corresponsabilità che assolutamente non esiste, essendo lui vittima incolpevole di una aggressione che (come ovviamente tu devi aver supposto) dovrà pur avere le sue motivazioni, sulle quali fare un approfondimento.


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