"Copertura delle perdite" del Consorzio Mario Negri Sud da parte di tutti i soci e "realizzazione di specifici provvedimenti da parte della Regione Abruzzo relativi sia alla copertura delle perdite che all'adesione alla costituenda Fondazione".
Sono i due punti cui il collegio dei revisori dei conti della Provincia di Chieti ha subordinato il parere favorevole alla concessione dell'usufrutto trentennale dell'immobile che ospita l'Istituto di Ricerca Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro.
Il consiglio provinciale ha recepito i due punti nel testo che è stato deliberato ieri pomeriggio all'unanimità.
Le perdite del Consorzio Mario Negri Sud, partecipato al 75% dal Mario Negri di Milano, al 15% dalla Provincia di Chieti e al 10% dalla Regione Abruzzo, ammonterebbero a circa 2 milioni di euro.
Perdite che in vista della trasformazione del Consorzio in Fondazione dovrebbero essere coperte dai tre soci, ciascuno per la propria parte.
La Provincia di Chieti con la concessione dell'usufrutto trentennale, che andrà a costituire parte del patrimonio della Fondazione, chiede la contestuale copertura delle perdite da parte degli altri soci "comprensive di quelle relative all'anno 2012 - scrive il collegio dei revisori dei conti della Provincia nel parere - in modo da non doversi trovare nella situazione in cui il valore dell'immobile possa essere utilizzato per la copertura delle stesse".
A seguire la nota stampa del capogruppo Pd in Provincia di Chieti Camillo D'Amico.
“Il nostro dovere l’abbiamo responsabilmente compiuto sino in fondo mantenendo fede agli impegni assunti. Adesso ci aspettiamo altrettanta coerenza da chi, sinora, ha speso solo parole rassicuranti verso i lavoratori e risposte stizzite nei nostri confronti quando abbiamo evidenziato che, la regione Abruzzo, non ha prodotto alcun atto formale che confermasse le tante ventilate rassicurazioni del consigliere Emilio Nasuti componente del C.d.A. del consorzio Mario Negri Sud.
Solo ed esclusivamente lui ha parlato per conto della regione, però si è guardato bene dal presentare un ddl che desse contezza e concretezza alle tante e promettenti parole espresse, e mai abbiamo sentito il governatore Chiodi od altro autorevole componente la giunta.
La cosa ci preoccupa e rattrista parecchio ma palesa anche il fatto che, il centro – destra, non ha la ricerca scientifica tra le priorità nelle strategie politiche e programmatiche.
Con l’atto deliberato ieri unitamente allo statuto finisce la storia del consorzio ed inizia quella della fondazione.
Abbiamo sempre avuto un atteggiamento chiaro e distinto dalla maggioranza, mai ci siamo lasciati prendere dalla foga di dettare tempi facili ed immediati, con responsabilità ci siamo fatti carico di evidenziare il default della precedente gestione che non può trovare continuità in quella che verrà, abbiamo preteso ed ottenuto garanzie sul saldo dei debiti pregressi e sul fatto che l’immobile, pur utilizzato dalla fondazione, non andasse a lenire il patrimonio della provincia.
Queste certezze esistono grazie al concorso serio e costruttivo dell’intero centro – sinistra. Per i dipendenti dell’importante struttura si apre un capitolo nuovo e carico di speranze.”