Massimo Ballone torna in carcere. Preparava la latitanza

12 Aprile 2010   16:41  

Si riaprono le porte del carcere per Massimo Ballone, 49 anni di Pescara, capo della famigerata banda Battestini specializzata nelle rapine a portavalori che negli anni '80 imperversava nel Pescarese. Ballone e' stato arrestato la notte scorsa insieme ad altre due persone, Claudio Di Risio 48 anni pure di Pescara, e Loris Petrocco, 31 di Cepagatti. Gli agenti della squadra mobile di Chieti hanno infatti dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine su richiesta del pm Gennaro Varone. I tre sono accusato della rapina messa a segno lo scorso 30 gennaio ai danni del direttore del Conad di via Colonnetta a Chieti scalo. I particolari dell'operazione denominata "Bravi Ragazzi", sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal questore di Chieti, Alfonso Terribile, e dal dirigente della squadra mobile, Paolo Monnanni. Per la rapina al Conad era gia' stato arrestato, nell'immediatezza del fatto, Emidio Paolucci il quale, armato di un coltello, assali' il direttore del supermercato mentre usciva con l'incasso della giornata (50mila euro). In quel frangente, Petrocco e Di Risio riuscirono a dileguarsi. Il prosieguo delle indagini ha accertato che l'ideatore del colpo era Ballone. Non solo: Ballone, Di Risio e Paolucci erano dediti a una continua ideazione di colpi. Tra i loro progetti, gli inquirenti non escludono anche quello della latitanza dal momento che sul terzetto incombono sentenze definitive per altri reati. Massimo Ballone, dopo aver scontato un cumulo di 27 anni di carcere, era sottoposto all'obbligo di dimora. In carcere aveva trovato il tempo di laurearsi. Di recente aveva pubblicato un secondo libro intitolato "Presa di coscienza della pena" dopo il primo "Al di sotto del cuore". L'indagine non esclude ulteriori sviluppi.


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