Maurizio Colantoni e l' ambizione Amiternina

Nuova stagione del girone A di Promozione alle porte, Amiternina in fermento. Settore giovanile potenziato, progetto di rifacimento delle proprie strutture in fase cantierabile e dirigenza irrobustita, oltre alla scelta del nuovo tecnico ed al rafforzamento della rosa. Primi sintomi del progetto ambizioso varato dal presidente Maurizio Colantoni, autentico 'self made men' d' Abruzzo che da qualche tempo ha voluto importare nello sport la stessa verve che ripone nel lavoro, dove con le innovazioni introdotte nel mondo dei sistemi a secco antisismici, ha fatto assurgere la propria azienda, la COAN, ad impresa leader nel settore e con una realtà occupazionale importante per il territorio aquilano. "Nel calcio passione ed entusiasmo sono le prime componenti. Con un occhio al budget bisognerebbe dimenticarsi di essere imprenditori e ricordarsi di essere tifosi  - commenta Colantoni - Stiamo programmando la nuova stagione con lo stesso entusiasmo dello scorso anno, ma cercando di sbagliare di meno. Vogliamo ben figurare navigando nelle zone alte della classifica, questo è chiaro, ma sugli obiettivi preferisco non sbilanciarmi. Il campo dirà ciò che valiamo."

Primo tassello, la programmazione tecnica. Sciolte le ultime riserve, avete ufficializzato l' arrivo di mister Vincenzino Angelone e di quattro rinforzi. "Angelone è stato un gradito ritorno. E' di Scoppito, ha fatto bene sia all' Amiternina in precedenza, sia dovunque è andato. Ha il suo credo, vuole gente motivata e che corre. Sta costruendo con noi la squadra, è un progetto che può portare buoni frutti. Giocatori? La rosa dello scorso anno per la maggior parte è confermata. Ed abbiamo già perfezionato innesti di spessore: Donato Amato, centrocampista dal passato importante e conosciuto in Abruzzo per la vittoria dell' Eccellenza con il Casoli, Fabio Sorricchio attaccante ex Chieti e Grottammare e Gustavo Bafile, difensore che ha sempre fatto bene in Promozione tra Amiternina, Mosciano e Valle del Gran Sasso. Inoltre abbiamo posto rimedio al problema del secondo portiere ingaggiando Manuel Capulli. Per il resto siamo alla ricerca di qualche fuoriquota di qualità e di un' altra punta se Emiliano Fasciocco dovesse accasarsi altrove. Sempre aspettando il nostro miglior acquisto che sarà il recupero di Simone Gizzi."

Intanto si rafforza la collaborazione con L'Aquila Calcio. Non a caso Maurizio Colantoni acquisterà anche una quota della costituenda Srl rossoblu. "E' vero. Il rapporto di collaborazione con L'Aquila continuerà, a partire dall' accordo che abbiamo siglato l' anno scorso per il settore giovanile. Non a caso il nostro quarto acquisto sarà molto probabilmente Guglielmo Dionisi, attaccante proveniente dal Sulmona ma il cui cartellino è proprio dell' Aquila. Per il resto, giusto sostenere la squadra di riferimento del territorio"

Al vostro interno, invece, dirigenza invariata? "No, anche su questo fronte abbiamo registrato delle novità con gli ingressi come vicepresidente di Valdo Cherubini, che porterà in dote i bambini e lo staff della sua scuola calcio, la Pro L'Aquila, e di Ivo Pagliari come dirigente."

Settore giovanile come sempre fiore all' occhiello di questa società... "E quest' anno ancora di più grazie agli ingressi della Pro L'Aquila ed all' esplosione demografica del nostro comprensorio in seguito ai trasferimenti dovuti al terremoto. Abbiamo potenziato gli staff tecnici e stiamo lavorando anche per migliorare le strutture a servizio dei nostri ragazzi, non a caso il progetto finanziato da Gazzetta dello Sport, Comune di Scoppito e FIGC Abruzzo, oltre al rifacimento del terreno da gioco principale prevede la creazione di due campi da calciotto attigui proprio per i nostri piccoli tesserati. Speriamo sia tutto pronto prima dell' inverno. E non lasceremo nulla al caso neanche dal punto di vista mentale: per la prima volta l' Amiternina avrà anche uno psicologo, il dottor Francesco Marraffa, con il compito di accompagnare i ragazzi alle prese con una quotidianità ancora segnata dai postumi del sisma. Il nostro, d' altronde, è anche un dovere sociale."

Alessandro Fallocco