Maurizio Crozza e la maledizione di Berluskankamon

La copertina di "Ballarò"

24 Febbraio 2011   16:22  

La tagliente satira di Maurizio Crozza in apertura di "Ballarò" entra ancora a gamba tesa sulla politica italiana. Il comico genovese si sofferma sulle castissime perversioni di un divertito Tabacci, non prima, però, di aver ironizzato sulle sorti di Mubarak e Gheddafi: "Tutti quelli che hanno avuto a che fare con il Ruby Gate adesso sono finiti nei guai: prima lo zio Mubarak e ora Gheddafi, l’inventore del bunga bunga…. non so non vorrei che ci fosse una maledizione… sai, la maledizione di Berluskankamon…. tra l’altro, secondo me, Putin è lì che una piccola toccata ai maroni se la dà, proprio piccola!”.

Poi, Crozza si è rivolto all'ex segretario del Pd, Dario Franceschini, invitandolo ad arruolare nel partito Claudio Ranieri, l'allenatore della Roma da poco dimessosi al termine di un ciclo continuo di sconfitte: "Un uomo con questa dote non bisogna lasciarselo scappare.". Infine, ha parlato di "quel comico che prende in giro tutti…. Il provocatore, quello che prende un sacco di soldi per dire stronzate… che ha parlato di Garibaldi… come si chiama, quello che sembra un burattino, quello che ha parlato dell’Unità d’Italia… come si chiama… Roberto… Roberto Calderoli ecco!!".

Francesco Balzano



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