Maxi-sequesto di beni della n'drangheta. Anche a Pescara

04 Marzo 2009   11:23  

Un maxi-sequestro di svariate decine di milioni di euro ai danni di un esponente della 'ndragheta calabrese e' in corso da questa mattina da parte degli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno in diverse parti del paese. L'uomo, attualmente detenuto, era stato anche collaboratore di giustizia ma non aveva smesso i suoi traffici illeciti. In base ad un accordo che il padre dell'inquisito, capo 'ndragheta della Piana di Sibari, deceduto, aveva preso a suo tempo con i vertici della nuova camorra organizza di Raffaele Cutolo, gli appartenenti alla sua cosca erano autorizzati a fare traffici in Campania ed in particolare nel salernitano anche perche' per meta' suo figlio aveva origini proprio nel capoluogo campano. In diversi anni di "attivita'" il giovane aveva messo su piu' di trenta aziende utilizzando i proventi delle attivita' criminali svolte dalla cosca di suo padre in Calabria. Bar, note aziende di commercializzazione del caffe', videogiochi, security nei locali, una vastissima gamma merceologica con sedi principalmente a Salerno, nell'Agro nocerino e nella Valle dell'Irno, ma anche a Roma, Pescara, Crotone. Oltre 35 aziende che in queste ore sono perquisite dagli uomini della Guardia di Finanza

 


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