Metro di superficie, dopo la bocciatura Ue si pensa a cosa farne

Parla il sindaco Massimo Cialente

14 Novembre 2008   12:37  

Mentre a L'Aquila si segnava un importante passo verso l'acquisizione da parte del Comune di piazza d'Armi, con la Giunta che approvava la delibera di esproprio dell'area, che entro la fine dell'anno dovrebbe essere di proprietà municipale, a Lussemburgo dalla Corte di Giustizia europea arrivava la prima grande condanna all'Italia per il progetto della metropolitana di superficie.
I giudici dell’Unione europea hanno ritenuto infranta la normativa comunitaria in materia di appalti pubblici, dal momento che la vecchia amministrazione Tempesta  a seguito del bando di gara andato deserto, assegnò i lavori con la procedura del project financing al Cgrt dell‘imprenditore Eliseo Iannini, modificando però il progetto preliminare, sulla base del quale era stata pubblicata la gara d’appalto.
La procedura di infrazione dell’Unione Europea era partita già nel 2005, quando si segnalavano “pesanti anomalie” nella procedura di affidamento.
Per l’Ue inoltre si tratta a tutti gli effetti di un appalto pubblico e non di un project financing, dal momento che il Cgrt non sostenendo in prima persona l’opera ma percependo successivamente un canone garantito, non si è assunto alcun rischio finanziario d’impresa.
Una sentenza che impone ora al Comune di revocare il contratto e gli atti successivamente compiuti:

(MS)

L'INTERVISTA INTEGRALE AL SINDACO


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore