RASSEGNA DICHIARAZIONI DAL 2003 - I
futuribili trenini della metro, che doveva essere inaugurata nel 2005,
a L'Aquila non hanno percorso neanche un centimetro, e mai forse lo
faranno. Ma di parole ne sono state dette tante, e a metterle in fila
si potrebbe superare la lunghezza della Transiberiana.
Con certosino piglio da burocrati della memoria siamo andati a
ritrovare le dichiarazioni che a partire dal 2003, sono state
rilasciate sulla metropolitana di superficie. La nostra rassegna non è
ovviamente completa. Ci siamo limitati a quanto i principali quotidiani
abruzzesi hanno pubblicato.
Rileggere l'annoso florilegio, parallelo al calvario percorso dallo
sfortunatissimo progetto, ci sembra comunque molto salutare. La
metropolitana infatti sarà pagata, vada come vada, dai cittadini, con
le loro tasse. Molto difficilmente a onorare il salatissimo conto
saranno i fautori del progetto oppure, a seconda dei punti di vista,
chi lo ha boicottato in tutti i modi.
Almeno però Pantalone, prima di mettere mano al portafoglio, ha il
diritto di togliersi lo sfizio di inchiodare alle loro dichiarazioni
coloro che hanno la corresponsabilità politica, progettuale ed
imprenditoriale del milionario esborso.
Dalla lettura emerge poi la cocciuta determinazione della giunta di
centro-destra del sindaco Biagio Tempesta, che è andata avanti a testa
bassa, contro i pareri contrari della Sovrintendenza, le procede di
infrazione della Comunità europea, i continui problemi tecnici frutto
di improvvisazione e limiti progettuali, le inchieste della
magistratura, l'ira dei commercianti e residenti di Via Roma, i dubbi
crescenti dell'opinione pubblica. Ma a tal proposito giova anche
ricordare che il sindaco Tempesta vinse le elezioni proprio grazie al
progetto della metro, e ricordiamo pure il festoso entusiasmo, con cui
tanti cittadini salutarono il trenino della Lohr, collocato anni or
sono su corso Vittorio Emanuele. Ignorantia metrobus non excusat...
Altrettanto ostinata e arroccata appare anche la contrarietà alla metro da parte dei comitati, dell'opposizione di centrosinistra e, secondo autorevoli giudizi, anche da parte della Soprintendenza. Con qualche sintomatica esagerazione: persino i tralicci della metro, posti ai lati delle strade, come normali lampioni, sono stati accusati dai comitati di mettere a repentaglio la vita degli automobilisti. Certo, il fronte contrario, alla luce degli esiti, ha avuto ragione nel criticare il progetto, in particolare la scelta del percorso, i costi di gestione, le modalità di appalto. Ma giova anche qui ricordare che il centrosinistra nell'aprile del 2001 in consiglio comunale non votò contro il progetto preliminare, e che a più alti livelli politici e istituzionali, l'idea di realizzare a L'Aquila una metropolitana di tal fatta ebbe sostenitori anche nel centro-sinistra.
Lasciando ai lettori-contribuenti il salomonico giudizio su chi sia il
vero colpevole dello sfacelo, ci limitiamo a puntare l'indice su un
responsabile per così dire immateriale. E' la politica del fare ad ogni
costo, che porta a sprecare i soldi pubblici solo perchè esistono
finanziamenti statali o europei da far piovere come manna (e cemento)
sul territorio.
E non ha importanza che essi siano poi utilizzati per cose inutili e
irrealizzabili, o che non sarà possibile gestire, perchè calate
dall'alto senza programmazione, business plan credibili, e senza
consenso popolare.
Non c'è solo la metro. Sono tanti gli spettrali scheletri disseminati
sul territorio da questa dissennata politica dello “intanto facciamo,
poi si vedrà”. Ci limitiamo a menzionare il faraonico centro
polivalente di Paganica, che da anni è frequentato solo dai fantasmi;
gli autoporti come quelli di Roseto e di Avezzano, dove stazionano topi
e scolopendre; le ippovie dove non è mai passato un cavallo; le piste
ciclabili mai percorse da una bicicletta; le piscine e le palestre
comunali dove vanno a riprodursi i rospi e ad allenarsi i pipistrelli;
strutture ricettive, musei e capannoni industriali mai utilizzati, che
hanno fatto la fortuna solo di chi li ha fatti finanziare, e di chi li
ha progettati e costruiti.
Sono questi i veri costi della politica e, per par condicio, delle
caste imprenditoriali e della società civile oltremodo distratta...
METROPOLITANA DI SUPERFICIE: CINQUE ANNI DI PAROLE
Biagio Tempesta, sindaco dell’Aquila, luglio 2003
“Questo progetto cambierà completamente la città, che vuol essere sempre più europea”
Sergio De Paulis, ex-assessore e ideatore della metro, luglio 2003
“Si tratta di un’opera innovativa che pone la città dell’Aquila all’avanguardia nel settore del trasporto pubblico urbano”
Ernesto Placidi, assessore ai trasporti, settembre 2003
“Questa è una grande opera che darà risposte concrete e risolutive ai
problemi della viabilità e dell’inquinamento. I lavori, così come da
contratto, dovranno essere riconsegnati entro 18 mesi ”.
Biagio Tempesta, sindaco dell’Aquila, novembre 2003
“L’Aquila è la prima città italiana, insieme con Padova, a dotarsi di
una metropolitana di questo genere, di un mezzo ecologico, silenzioso e
appartenente all’ultima generazione di tram urbani leggeri”
Bernard Develter, direttore Translohr Italia, novembre 2003
“Ringraziamo la città dell’Aquila per averci dato fiducia. I nostri
tram sono silenziosi e poco inquinanti, viaggiano con l’energia
elettrica e sono realizzati secondo i criteri della più moderna
tecnologia. Inoltre, garantiscono il rispetto dell’ambiente e del
patrimonio architettonico. Il progetto, infatti, non coinvolge solo il
panorama urbanistico ma è destinato a incidere su tanti aspetti della
vita cittadina. Lohr intende partecipare con un impegno che va al di là
delle sue competenze dirette. Per questo ha deciso di sostenere il
calcio aquilano come sponsor principale.”
Eliseo Iannini, capogruppo del consorzio Cgrt, novembre 2003
“Speriamo che questo nostro progetto sia gradito da tutti”
Pietro Lunardi, ministro delle infrastrutture, novembre 2003
“La metropolitana di superficie dell'Aquila sarà un fiore all'occhiello della mobilità urbana nel nostro Paese”
Angelo De Angelis, consulente comune dell'Aquila, novembre 2003
“L’Aquila è la prima città italiana ad attivare tale servizio con il sistema del project financing”
Comitato via Roma, gennaio 2004
“La metro è un bestione che non può e non deve assolutamente passare
lungo questa strada. Ci sono molte abitazioni, negozi, persone anziane.
Dall’Università fino a piazza Palazzo, inoltre, c’è molta gente che va
a piedi. Oltre al pericolo, per le persone, per le abitazioni, si
andrebbe a sconvolgere una parte storica della città, cambiando anche
le abitudini. Per ora vogliamo raccogliere le firme, e se non basterà,
attueremo forme di protesta più eclatanti”
Celso Cioni, consigliere comunale opposizione, gennaio 2004
“L’amministrazione comunale deve fare piena chiarezza sugli aspetti
economici dell’operazione “metropolitana”, visto che nel contratto
sottoscritto con la società che dovrà realizzare l’opera, è previsto
che gli eventuali debiti d’esercizio verranno ripianti dal Comune,
quindi dalla collettività cittadina”.
Ernesto Placidi, assessore comunale, febbraio 2004
“Rimane di primaria importanza l’aspetto legato al finanziamento
dell’opera, accordato dal ministero dei Trasporti in base a un progetto
ben preciso. Pertanto, ogni eventuale modifica del percorso, dovrà
rispondere in primo luogo a queste esigenze, per garantire alla città
un sistema di trasporto efficiente, a bassissimo impatto ambientale e
gradito a tutti.”
Nicola Iannarelli, Prc, maggio 2004
“Non è con la metropolitana che si risolve il problema della mobilità.
Anzi, a nostro parere, visto che non si riusciranno a rispettare i
tempi di percorrenza previsti, i mezzi su rotaia non faranno altro che
rallentare il traffico. Poi, si tratta di un progetto disastroso dal
punto di vista economico, le cui conseguenze le dovranno scontare di
tasca propria i cittadini. E infine, è assurdo che la tranvia debba
essere gestita da un soggetto pubblico, e non dal concessionario che ha
ricevuto l’incarico di realizzarla.”
Ernesto Placidi, assessore comunale, maggio 2004
“Per limitare i disagi al traffico, che comunque saranno inevitabili,
la parte interessata dai lavori sarà protetta, e si viaggerà su una
sola corsia, a doppio senso. Occorreranno almeno 20-30 giorni”.
Celso Cioni, consigliere comunale opposizione, maggio 2004
“I nodi sono venuti al pettine. Il ministero per i Beni culturali ha
dato parere contrario al transito della metropolitana di superficie
dell’Aquila lungo via Roma. E mi risulta che tale parere sia
addirittura di tempo fa”
Comitato San Pietro, giugno 2004
“Dubitiamo che le procedure che hanno portato alla stipula della
convenzione con la Cgrt siano conformi alla vigente disciplina in
materia di contabilità degli enti locali e di appalti pubblici, e se
sia stato arrecato pregiudizio agli interessi patrimoniali del Comune.
La convenzione con la Cgrt, «obbliga il Comune a pagare al gestore del
servizio un canone annuo di 2 milioni e 800 mila euro per 30 anni”.
Nicola Ianarelli Prc luglio 2004
“Il peggio deve ancora venire perchè, quando l’opera verrà conclusa, il
comune dovrà pagare all’impresa costruttrice 2.800.000.000 di vecchie
lire per un trentennio, onere al quale va aggiungersi il costo di
gestione della linea. Quindi prepariamoci a pagare più tasse.”
Massimo Cialente, parlamentare Ds, luglio 2004
“Visto che il Comune si è rivelato incapace di gestire un’opera
importante come quella della metropolitana di superficie, allora
sarebbe utile l’entrata in scena di un commissario straordinario, in
grado di affrontare quella che è diventata una vera e propria
emergenza.”
Ernesto Placidi, assessore comunale, agosto 2004
“Sulla metropolitana il Comune ha le idee chiare. L’amministrazione ha
preso le sue decisioni e non intende tornare indietro. Il progetto
esecutivo che riguarda anche il passaggio di un doppio binario del
metrò su viale Corrado IV, è stato redatto sulla base di dati precisi.
Esiste un piano della mobilità, con rilievi sui flussi viari in entrata
e uscita dalle città, che supporta il progetto della metropolitana.
Abbiamo inoltrato domanda di finanziamento al ministero delle
Infrastrutture. In autunno avremo l’ok per il completamento del
percorso.”
Comitato san Pietro, settembre 2004
“Bloccheremo il cantiere, se sarà necessario. Ne va della vivibilità
della zona e della tutela di un patrimonio che è della città. Il
progetto della metropolitana di superficie è un fallimento.”
Biagio Tempesta, sindaco dell’Aquila, settembre 2004
“Il fatto che uno pseudo-comitato contro sia rappresentato da un
partito di opposizione, i Ds (come dimostra la circostanza che
l’inoltro dell’iniziativa di protesta sia arrivato via fax dalla sede
di questo partito), la dice lunga sulla «bontà» delle critiche. E’ il
solito partito del “no” che, al bene della collettività, continua ad
anteporre obiettivi di parte, che nulla hanno a che fare con la
crescita della città.”
Alberto Mazzocco, assessore comunale, settembre 2004
“Entro maggio-giugno dovrebbe entrare in funzione la metro e sono molto
allarmato, perché strade come via Piccinini dovranno essere chiuse al
traffico, in quanto non ci sarà spazio. Le soluzioni alternative sono
due: o si allarga la strada, oppure si spostano i binari. E questo
problema va affrontato subito.”
Fausto Corti, Italia Nostra, novembre 2004
“Il progetto dell’opera, dal costo di 35milioni di euro, è stato
approvato in via preliminare senza che in questa fase, come previsto
dalla legge, alla Soprintendenza venisse chiesto il parere. I lavori
sono stati affidati a una ditta e solo alla fine, in fase di progetto
definitivo, il Comune si è deciso a consultare i tecnici del ministero
dando contestualmente il via ai lavori. I tecnici ministeriali hanno
dato parere negativo e ora, dopo la sentenza del Tar, si attende quella
del Consiglio di Stato. Riteniamo che dopo il parere negativo del
ministero dei Beni culturali i lavori vadano comunque sospesi
immediatamente”.
Ernesto Placidi, assessore comunale, settembre 2004
“I palazzi storici di cui il Comitato San Pietro a Coppito si preoccupa
tanto non verranno toccati. La metropolitana viaggerà a batteria nel
tratto più stretto, mentre nella parte restante di via Roma verranno
attaccati ganci e posizionati paletti.”
Ernesto Placidi, assessore comunale, settembre 2004
“Contiamo di arrivare con la tranvia fino al parcheggio dell’ospedale,
come da progetto. Se l’Arta dovesse riscontrare problemi di
interferenze con gli apparecchi elettromedicali, potremmo alimentare a
batteria la metro, nell’ultimo tratto.”
Alberto Mazzocco, assessore comunale, ottobre 2004
“Di problemi ne abbiamo ma li risolveremo. La portata dell’opera e la
sua valenza giustificano uno sforzo di ingegno e anche qualche
polemica.”
Nicola Iannarelli, Prc, dicembre 2004
“Si sta distruggendo la città in funzione della metropolitana senza uno studio preventivo che la giustifichi.”
Francesco Carli, legale Cgrt, dicembre 2004
“L’ordinanza del Consiglio di Stato ha dato ragione alla ditta
concessionaria, la Cgrt. Riteniamo di avere un titolo pieno e
verificato per procedere con i lavori per la realizzazione della
metropolitana di superficie, in maniera attiva e serena”
Comitato Santa Barbara, dicembre 2004
“ Torniamo a chiedere di poter visionare tutta la documentazione
relativa al procedimento fin qui attivato per la realizzazione della
metro di superficie”.
Biagio Tempesta, sindaco dell’Aquila, gennaio 2005
“La metro sarà attivata entro l’estate”
Residenti di via Roma, gennaio 2005
“In assenza del nullaosta del ministero dei Beni architettonici l’opera non potrà essere ultimata
Siamo pronti a difendere il diritto innegabile a godere delle nostre proprietà.”
Alberto Mazzocco assessore comunale, gennaio 2005
“Non si può fare altrimenti, abbiamo detto più volte che il progetto
iniziale della metropolitana poteva essere migliorato, ma allo stato
attuale delle cose dobbiamo andare avanti. E cercare tutte le possibili
soluzioni migliorative per rendere il traffico scorrevole e la
metropolitana funzionale.”
Mario Amicone, assessore regionale, febbraio 2005
“Non potrà esserci alcuna partecipazione dell’ente regionale alle spese di gestione della metropolitana”.
Alfredo Moroni, consigliere comunale opposizione, febbraio 2005
“Non esiste una contrarietà in assoluto alla realizzazione della
metropolitana di superficie, ma semplicemente riteniamo l’idea
progettuale inapplicabile in una città delle dimensioni dell’Aquila”
Alberto Mazzocco assessore comunale, febbraio 2005
“I lavori procedono a ritmo serrato, ma si deve sciogliere il nodo della gestione della tranvia”
Comitato di San Pietro, marzo 2005
“Che la Cgrt abbia il diritto di avanzare richiesta per eventuali danni è nel suo legittimo diritto.
Ma l’architetto Iannini sapeva benissimo dell’esistenza dell’originaria
delibera del consiglio con la quale si dava il benestare alla
realizzazione di una metropolitana di superficie “a condizione che
alcun onere, diretto o indiretto, gravasse sulla municipalità.”
Stefano Vittorini, consigliere comunale maggioranza, aprile 2005
“Non mi sento più rappresentato da questo centrodestra sulla gestione
di problemi principali della città, quali quello della discarica, della
metropolitana di superficie, dell’ovovia e altri progetti messi in
programma o in cantiere.”
Alfonso D’Alfonso, presidente Arpa, aprile 2005
“Abbiamo sempre asserito, che il percorso della metro andava rivisto,
sia per intercettare più utenza, sia per le resistenze manifestate da
una parte della popolazione. Così come abbiamo sempre affermato che il
costo per chilometro della tranvia è il doppio di quello dei bus. La
Regione, poi, ha finora nettamente rifiutato di aumentare le risorse
destinate al trasporto pubblico aquilano. Per non parlare delle
previsioni riguardo ai 4 milioni di passeggeri all’anno, che riteniamo
estremamente fiduciose.”
Vito Bergamotto, assessore comunale, aprile 2005
“Sono il primo a dire che dovremo riunirci intorno a un tavolo per
vedere come andare avanti con il progetto della tranvia di superficie.
Qui c’è una convenzione firmata e non posso prendere decisioni che
espongano l’ente al rischio di un eventuale risarcimento dei danni”
Cgrt e Lohr, maggio 2005
“Abbiamo ravvisato l’opportunità, alla luce dell’entrata in vigore del
codice Urbani - relativo alla tutela dei centri storici - e al ritardo
nei lavori dovuto allo spostamento delle rete metanifera, di
intraprendere un percorso di rivisitazione temporanea della
convenzione, e di rimodulare l’assetto progettuale originario. La
proposta del Comune, su cui hanno concordato tutte le parti, ha
riguardato il completamento tempestivo della fase progettuale afferente
il primo lotto, relativo al tratto che giunge fino alla chiesa di San
Paolo, al fine di accelerare la tempistica per l’entrata in funzione
della metropolitana di superficie.”
Vittorio Festuccia, consigliere comunale opposizione, giugno 2005
“La storia della metro va avanti tra farsa e tragedia”
Sovrintendenza, luglio 2005
“Sulla metropolitana di superficie esistono processi pendenti e pareri
da acquisire da parte della Sovrintendenza. E’ giunto il momento di
fermarsi e riflettere, di ponderare l’argomento in maniera seria e con
specialisti”.
Eliseo Iannini, Cgrt, agosto 2005
“Sono amareggiato, l’opera doveva essere consegnata a fine aprile e già
si andava incontro a ingenti perdite, per una serie di ritardi
imputabili all’amministrazione. Ma dopo questa ennesima interruzione,
ho deciso di agire per vie legali, per fare in modo che mi venga
risarcito fino all’ultimo euro speso finora per il progetto, più i
danni.”
Enea Laurenzi, associazione Academia, agosto 2005
“Sarebbe meglio smontare tutto, pagare la penale, liberando il Comune da un buco perenne”
Giustino Masciocco, consigliere comunale opposizione, agosto 2005
“Sfogliando i documenti con i costi relativi alle varie proposte della
Cgrt, si scopre che il concessionario aveva manifestato la volontà di
finanziare il 40 per cento dei costi ulteriori da sostenere e un
colloquio informale con il Ministero aveva lasciato trapelare la
possibilità di finanziare l’ulteriore 60 per cento. Nonostante tutti
questi vantaggi il sindaco si è sempre opposto a questa alternativa”
Vincenzo Calvisi, coordinatore Forza Italia, agosto 2005
“La sinistra nostrana anche a Ferragosto non trova di meglio che fare polemica politica sulla metro di superficie”
Anna Barile, associazione Ecofebio, agosto 2005
“Da cittadina e contribuente mi chiedo: quanto costerà la metro? E
rispondo: con il costo di un trenino della Lohr, che ha grandi limiti
tecnici, (semplicemente è lento e deraglia), si potrebbero comprare
molti pulmini elettrici o ibridi, con cui si doterebbe la città di un
efficientissimo, ecologico e poco costoso sistema di trasporto pubblico”
Sergio De Paulis, ideatore della metro, agosto 2005
“Sulla metro la sinistra mente sapendo di mentire”
Commissione europea, ottobre 2005
“All’impresa verrebbe pagato un canone: un introito, da parte del
proponente, di un fisso non legato alla gestione. A questo punto, il
rischio ricadrebbe tutto sulle spalle dell’Ama e questo non
rientrerebbe in un quadro di realizzazione di opere pubbliche,
attraverso l’istituto della “finanza di progetto” (o project-financing)”
Biagio Tempesta, sindaco dell’Aquila, ottobre 2005
“Invito i consiglieri Ds a prendere la macchina e andare a Roma, dove
potranno vedere un manifesto a sfondo rosso e blu, con il quale il
sindaco Veltroni viene ringraziato per avere realizzato un altro tratto
di metropolitana, linea B1. Dunque a Roma, città storica per
eccellenza, le cose si possono fare, all’Aquila no. Purtroppo, osservo
che la sinistra in questa città sa dire solo no.”
Commissione europea, ottobre 2005
“Sono state modificate le condizioni per l’affidamento dopo la
pubblicazione del bando, violando i principi di trasparenza e di non
discriminazione, in quanto non ha consentito di partecipare alla
procedura concorsuale tutti gli operatori che ne avevano interesse”.
Nicola Iannarelli, Prc, dicembre 2005
“È dall’ottobre del 2003, data in cui abbiamo presentato un esposto
alla Corte dei conti, che diciamo come il vero problema della metro non
è il percorso - comunque assurdo e imparagonabile a una metropoli come
Roma dove, tra l’altro, si parla di metro vera e propria, sotterranea,
non di superficie - ma la convenzione stipulata dalla giunta con Cgrt”.
Anonimo in un blog, gennaio 2006
“E se la metro la facessimo passare con un tunnel che dall'inizio di
Via Roma arriva al parcheggio di Collemaggio e con una stazione sotto
Piazza Domo?”
Asl dell'Aquila, aprile 2006
"La Asl avvierà una indagine sui campi magnetici per verificare se l’attivazione della metropolitana di superficie, con i supporti elettrici del vettore, potrà creare problemi a coloro che usano apparecchiature sanitarie quali il peacemaker, respiratori e altri strumenti di questa natura. L’accertamento è stato chiesto dai componenti del Comitato dei residenti di via Roma all’Azienda sanitaria tramite una diffida stragiudiziale avviata dall’avvocato Fausto Corti".
Stefania Pezzopane, presidente provincia, aprile 2006
“Qualora i lavori dovessero causare all’immobile di proprietà della
Provincia qualsiasi manifestazione di dissesto statico e di
danneggiamento, la Provincia si vedrà costretta ad adottare i
conseguenti provvedimenti”
Mario Di Gregorio, dirigente comunale, maggio 2006
“I lavori in via Pretatti termineranno entro tre settimane”
Alfredo Moroni, consigliere comunale opposizione, luglio 2006
“Come non bastasse arriva la bocciatura della Commissione europea, in
merito all’irregolarità dell’appalto. Il dramma è che, in questa
situazione, il male minore comporta comunque un esborso enorme di
denari pubblici, ai danni delle tasche dei cittadini aquilani. Se i
lavori si bloccano, certo lo smantellamento e le spese legali avranno
un impegno economico considerevole. Se invece vanno avanti, oltre allo
scempio sopra descritto a fronte di un’assoluta inutilità dell’opera
che, dunque, significherà mancanza di ritorno finanziario, si avranno
dei costi tali da indebitare la città per i prossimi trent’anni”.
Alessandro Piccinini, consigliere comunale An, luglio 2006
“E’ irresponsabile la presa di posizione sulla metro di alcuni gruppi
di opposizione: il Comune nel caso in cui decidesse di seguire il
consiglio di Moroni dovrebbe restituire il finanziamento di parte
pubblica (32 milioni di euro già sborsati), oltre a risarcire la ditta
appaltatrice per i lavori già realizzati e per quelli ancora da
realizzare; un cospicuo risarcimento danni per la mancata futura
gestione; danno emergente e lucro cessante, il tutto maggiorato dagli
interessi maturati»
Massimo Cialente, parlamentare Ds, agosto 2006
“La procedura di infrazione europea, già in corso, costerà, a breve,
alle tasche dei cittadini aquilani 20.000 euro al giorno, una cifra
insostenibile per le già provate casse del Comune dell’Aquila. C'è poi
la surreale e svantaggiosa convenzione per la gestione e i costi
aggiuntivi per la correzione, ormai inevitabile e necessaria, di un
percorso irrazionale”
Alessandro Piccinini, consigliere comunale An, agosto 2006
“Dal punto di vista politico viene da sorridere se si confrontano le
prese di posizione di oggi con quelle di ieri: mi riferisco alla
approvazione in consiglio comunale del progetto preliminare della
metropolitana di superficie. Era infatti l’aprile del 2001 quando
l’allora assessore Sergio De Paulis fece approdare in aula il progetto
di cui si parla e gli stessi gruppi di centrosinistra manifestarono
tutta la loro opposizione con ben quattro voti di astensione: la
delibera messa ai voti veniva approvata con 14 voti favorevoli e 4 voti
di astensione.”
Biagio Tempesta, sindaco dell'Aquila, agosto 2006
“La metropolitana è un’opera moderna, funzionale e sicura che non
costerà un euro agli aquilani. Non produrrà impatto ambientale nè
immetterà nell’aria fumi nocivi. le polemiche, dunque, sull’utilizzo o
meno della metro sono frutto di una visione miope e granitica della
città e delle sue esigenze. L’onorevole Cialente dovrebbe essere più
aquilano e meno comunista e dovrebbe ricordare, oltretutto, che il
gruppo Ds in consiglio comunale si è astenuto nel voto sulla
metropolitana di superficie.”
Roberto Cecchi, direttore generale dei Beni architettonici, settembre 2006
“Emerge chiaramente che da un punto di vista tecnico, relativamente
agli aspetti della tutela, la metropolitana non può passare in via Roma
e occorre ripensare un tracciato diverso. Ovvero o cambio di percorso o
utilizzo di pulmini elettrici.”
Massimo Cialente, parlamentare Ds, ottobre 2006
“La seconda bocciatura del passaggio della metropolitana di superficie
in via Roma da parte del comitato tecnico scientifico del Consiglio
Superiore del Beni Culturali segna l’ennesimo, ed a mio avviso,
pressoché decisivo colpo di freno alla realizzazione dell’opera, almeno
per quanto riguarda il progetto pervicacemente voluto dalla Giunta
comunale”
Giuseppe Ussorio, consigliere comunale Forza Italia, ottobre 2006
“La metropolitana di superficie si dovrà fare. Il giudizio negativo
espresso dal Comitato Tecnico scientifico non ha alcun valore. Il
progetto, così come redatto, andrà avanti e la città avrà la
metropolitana, un’opera che rivoluzionerà in termini positivi la
situazione della viabilità aquilana”
Luigi D’Eramo, assessore comunale, ottobre 2006
“ll transito della metropolitana di superficie in via Roma non è in
discussione. La metropolitana è un’opera che rivoluzionerà in termini
positivi la situazione della viabilità aquilana”
Comitato di San Pietro, ottobre 2006
“Chiediamo subito la riapertura di via Roma, la metropolitana
rappresenta una mannaia sulla testa dei commercianti e dei residenti,
che hanno difficoltà anche a raggiungere le abitazioni”
Luigi D’Eramo, assessore comunale, ottobre 2006
“La giunta ha incaricato una commissione di esperti della valutazione
dei lavori eseguiti finora, ma questo non ha nulla a che vedere con il
percorso. La metropolitana transiterà in via Roma, come previsto.”
Biagio Tempesta, sindaco dell'Aquila, ottobre 2006
“Sono convinto che i vantaggi della metropolitana di superficie, in
termini di salubrità dell’aria e di abbattimento dell’inquinamento
acustico, siano di gran lunga superiori agli svantaggi dell’impatto
ambientale. In via Roma transitavano migliaia di auto al giorno e le
finestre delle case dovevano essere blindate per lo smog”
Biagio Tempesta, sindaco dell'Aquila, dicembre 2006
“E’ qua!, annunciano trionfalmente i manifesti affissi in tutta la
città». Così esordiva l’articolo apparso due giorni fa su La Repubblica
relativo al ritorno a Parigi del tram. E pare proprio che si tratti di
un gradito ritorno perché è stata addirittura definita la novità attesa
da anni, la lampada magica dei sindaci francesi, un mitico oggetto che
dovrebbe conciliare le aspirazioni ecologiche e la velocità dei
trasporti con il fatturato dei commercianti ed il benessere dei
cittadini”
Carlo D’Emilio, Italia dei valori, febbraio 2007
“Sulla metro bisogna mettere un punto fermo, altrimenti il Comune
rischia il dissesto per i prossimi dieci anni. Se l’impresa chiederà,
come è nella condizione di fare, altre riserve e la Comunità europea la
restituzione del finanziamento, per il Comune sarà la fine”.
Commissione europea, febbraio 2007
“In merito alla procedura seguita dal comune dell’Aquila per
aggiudicare un appalto inerente alla progettazione, alla realizzazione
e alla gestione di una linea tranviaria per il trasporto pubblico,
l’esecutivo Ue è del parere che il contratto aggiudicato vada
qualificato come “contratto” di lavori pubblici e non come
“concessione” di lavori pubblici. E, quindi, l’avere aggiudicato un
contratto di lavori pubblici tramite la procedura del “project
financing”, che è riservata alle concessioni di lavori, costituisce una
violazione della direttiva Ue n. 37 del 1993”
Luigi D’Eramo, assessore comunale, marzo 2007
“Si tratta di una normale procedura su sollecitazione fatte dalla
Commissione europea. Nel giudizio, quando lo Stato italiano sarà
chiamato a difendersi, ci saranno gli avvocati di parte che diranno
come stanno le cose. Noi, come Comune, siamo più che tranquilli, perché
abbiamo rispettato in pieno le legge in materia: non abbiamo fatto
altro che applicarla. Semmai era la legge che cozzava con le direttive
europee. Se si voleva fare quel tipo di appalto, la legge in vigore era
quella e non altre. In ogni caso, qualora dovesse esserci una
“condanna”, cioè una sanzione, per lo Stato italiano, non ci sarebbe
nessuna ripercussione sui lavori.”
Eliseo Iannini, Cgrt, settembre 2007
“Il pronunciamento del Consiglio di Stato sancisce che l’iter dei
lavori è a norma e che, dopo una serie infinita di stop, si può
proseguire su via Roma. Ma ora dovrà essere il Comune a decidere cosa
fare. Ovvero se proseguire i lavori su via Roma, così come previsto dal
progetto iniziale, o se modificare il tracciato. Un percorso
alternativo praticabile, però, solo ottenendo nuovi finanziamenti da
parte dello Stato.”
Francesco Rossi, avvocato, dicembre 2007
“Caro Sindaco Cialente, le tue poche dichiarazioni - ed è questo il
rimprovero che ti si muove - non sono tranquillizzanti perché se è vero
che sono stati commessi dei gravi errori dalla passata amministrazione,
quel che appare non è molto diverso dal passato e si ha l’impressione
che da parte tua si voglia sottolineare più il danno economico
ereditato che quello ambientale con il rischio che al termine di tale
polemica, tu voglia convincere la città che sarà meno indolore
completare l’opera piuttosto che assumersi il rischio di un grosso
debito”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, dicembre 2007
“Abbiamo corso il rischio di dover vendere i gioielli di famiglia per
poter far fronte ai danni prodotti da un project financing che si è
rivelato “fasullo”. Un pericolo che siamo riusciti a scongiurare solo
grazie al pacchetto di 12 milioni di euro, previsto nella Finanziaria,
che ci consentirà di ridisegnare il futuro della metropolitana
attraverso un nuovo progetto e l’indicazione di un percorso che dia un
senso all’opera. L’impresa, dopo lo stop dei lavori su via Roma e il
mancato completamento del deposito, ha chiesto una nuova convenzione.
Ma noi stiamo ragionando sulla rescissione del contratto”.
Maurizio Galletti, soprintendente, maggio 2008
“La situazione è quella di sempre, cioè che la metro può arrivare fino
alla chiesa di San Paolo. Comunque, se l’amministrazione comunale
formulerà nuove proposte ufficiali, le invieremo al ministero e poi si
vedrà quali saranno le decisioni”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, maggio 2008
“E' un’opera maledetta, che ora, con il taglio del finanziamento di 12
milioni di euro che avevamo faticosamente ottenuto, rischia di
trasformarsi in un macigno che la città sarà condannata a portare sulle
sue spalle”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, giugno 2008
“Ho parlato con il sottosegretario Vegas, per vedere se riusciamo a
recuperare almeno una parte del finanziamento. Il governo ci ha tolto,
per la metropolitana, complessivamente 36 milioni di euro, in due
tranche, e non soltanto 12 milioni”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, giugno 2008
“Sto sollecitando, da una parte, il ministero delle Infrastrutture, per
i soldi, e, dall’altra, il ministero dei Beni culturali, per la
risposta su via Roma. Da quest’ultima dipende tutto: se sarà una
risposta negativa, allora potrebbe essere definitivamente abbandonato
il progetto; in caso contrario, cercheremo di reperire i fondi
necessari e portare avanti l’opera nel migliore dei modi.”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, luglio 2008
“L’annullamento del contratto con la Cgrt è l’unica via per uscire
dalle sabbie mobili in cui la metropolitana, e con essa la città,
rischia di annegare. Una conclusione a cui siamo arrivati, soprattutto
sulla spinta del procedimento di infrazione a suo tempo avviato
dall’Unione europea, che ora sta approdando in una fase processuale. E
in caso di condanna a pagare sarà chi ha provocato il danno. Noi
riteniamo che nel procedimento siano state commesse irregolarità,
perciò abbiamo deciso di agire nell’esclusivo interesse della città.
Sappiamo che è un percorso complicato e che con la Cgrt, pronta a
chiedere una valanga di milioni di euro, si aprirà un contenzioso. Ma
noi pagheremo solo i lavori effettivamente eseguiti e che stiamo
stimando. Vedremo chi avrà ragione!”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, settembre 2008
“O la metro passa sul primo tratto di Via Roma, o si smonta tutto, perché non esistono percorsi alternativi”
Ministero dei Beni culturali, ottobre 2008
“La metro sul primo tratto di Via Roma non può passare”
Ermanno Lisi, assessore comunale, settembre 2008
“I vincoli sul primo tratto di via Roma sono esagerati, sono più
stringenti di quelli posti sul Colosseo e su san Pietro. Andremo per
vie legali, la metro deve passare sul primo tratto di via Roma”
Corte di giustizia Comunità europea, novembre 2008
“L'appalto è irregolare, l'opera non poteva essere realizzata in
project-financing. Il Cgrt non gestendo in prima persona l'opera e
percependo un canone garantito, non si è assunto i rischi finanziari
dell'operazione”
Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila, novembre 2008
“Devo leggere bene la sentenza della Corte di giustizia. Non bisogna
prendere decisioni affrettate. Alla condanna dovrebbero seguire le
sanzioni, e il mio dovere è evitare che a pagare siano i cittadini.
Sono pronto a smontare tutto, ma bisogna conoscere prima le intenzioni
del ministero sui 12 milioni già erogati”
Angelo Taffo, presidente Confartigianato, novembre 2008
“A L'Aquila quando qualcuno vuole fare qualcosa spunta sempre il popolo
del no. Se nessuno avesse fatto le denunce, il progetto forse sarebbe
stato realizzato”
Sergio De Paulis, ideatore della metro, novembre 2008
“Sono stato a Padova e la metro funziona benissimo, la gente è
soddisfatta. La metro anche a L'Aquila è l'unico strumento per indurre
la gente a non prendere l'automobile e a non intasare la città”
Guido Visconti, professore universitario, novembre 2008
“Le rotaie della metro sono pericolose, a Padova la gente ne dice peste e corna”
Fruttivendola di Piazza Duomo, novembre 2008
"Con le rotaie ci si potrebbe fare una pista per giocare a biglie. Ma non dico cosa si potrebbe usare al posto delle biglie..."
SEGUE...
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Filippo Tronca