Mia Casa Abruzzo, sciopero della fame a rotazione per la ricostruzione pubblica

07 Dicembre 2013   15:41  

Gli Inquilini pubblici e privati e gli Assegnatari ATER della Provincia di Chieti hanno dato inizio ad un “digiuno a rotazione” nell'ambito del “mese di solidarietà e di lotta per il diritto alla Casa”, promosso dal Mia Casa d'Abruzzo e portato avanti da 22 giorni su tutto il territorio regionale.
In Provincia di Chieti, su un totale regionale di 127.000, ci sono circa 35.000 famiglie che non sono proprietarie della loro abitazione e che vivendo in case in affitto, sono costrette a pagare canoni mensili che hanno un “peso” molto rilevante rispetto alle loro attuali condizioni economiche.
Gli altissimi canoni di locazione negli appartamenti privati stanno sconvolgendo la vita di tante famiglie che, in tanti anni di sacrifici, non hanno avuto la possibilità e la opportunita di accedere alla proprietà la loro “prima casa”.
Una parte significativa degli Inquilini sempre più spesso, a causa della crisi e dell'aumento della disoccupazione e della povertà, sono costrette a ricorrere a odiose forme di indebitamento e fin anche di usura per riuscire a coprire tutte le mensilità e le spese condominiali.
In tale contesto, gli assegnatari degli alloggi pubblici di proprietà dell'ATER e dei Comuni della Provincia di Chieti, in unione con tutti gli Inquilini della Regione Abruzzo, chiedono al Consiglio regionale l'approvazione di una “Legge Quadro” per consentire un effettivo accesso al diritto alla casa, attraverso il ripristino del "riscatto graduale e sociale" degli alloggi realizzati sia con il contributo GESCAL versato dai lavoratori dipendenti e sia con gli introiti dei canoni di locazione regolarmente pagati da migliaia di famiglie.
I tantissimi Inquilini della Provincia di Chieti che hanno aderito alle iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà promosse dal Mia Casa d'Abruzzo, chiedono, insieme alle famiglie dell'Aquila colpite dal terremoto del 6 aprile 2009 e ancora sfollate, “anche” la messa in sicurezza antisismica e idrogeologica delle loro abitazioni, purtroppo realizzate in diverse zone ad alto rischio dei principali quartieri popolari di Chieti, Francavilla, Ortona, Lanciano, Vasto, San Salvo e Guardiagrele.
Il Mia Casa d'Abruzzo chiede, con ancora più forza e determinazione, alla Regione Abruzzo ed ai Comuni con elevata tensione abitativa, di "affrontare" di petto il problema dei numerosi sfratti esecutivi e del conseguente disagio sociale, attreverso un intervento “concreto” per il rilancio, la riqualificazione ed il recupero dei tantissimi alloggi inutilizzati della Edilizia Residenziale Pubblica e privata, per dare una abitazione stabile, dignitosa e sicura alle famiglie in difficoltà che ne facciano richiesta.
Nella Provincia di Chieti e nei Comuni ad alta densità della edilizia abitativa, possono essere “recuperati” e resi disponibili nel giro di pochi mesi circa 3.500 alloggi tra pubblici e privati, nel mentre va attuato un "piano di ristrutturazione e riqualificazione" dei 1.475 alloggi degradati e malsani di proprietà dell'ATER, dei Comuni, dei Consorzi e delle Cooperative di abitazione, con la eliminazione delle barriere architettoniche e delle strutture in amianto ancora presenti nella maggior parte degli edifici e delle abitazioni.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare


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