Milleproroghe o milleballe? Aquilani presi in giro sulle tasse?

Interrogativi di fine anno

31 Dicembre 2010   10:50  

Gli aquilani sono stati presi per i fondelli da Tremonti e Chiodi? Per Luigi Fabiani, esponente dell'Assemblea cittadina, sembrerebbe proprio di si. Nel milleproroghe si dice infatti che quello che non sarà versato nei primi sei mesi lo si pagherà nei secondi sei mesi dell'anno. Insomma con un trattamento lontano anni luce da quello di Veneto, Marche, Umbria e Molise le tasse sospese dopo il sisma si ripagano dal 2011 ma non in 12 rate ma in 6 a partire da giugno, però doppie. 

A seguire il comunicato stampa

'' 2. Il termine del 20 dicembre 2010, previsto dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze in data 1° dicembre 2010, pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 16 dicembre 2010, relativo al versamento dei tributi, nonche' dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sospesi in relazione agli eccezionali eventi alluvionali verificatisi nel Veneto, e' differito alla data del 30 giugno 2011. Alle minori entrate derivanti dal periodo precedente, pari a 93 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede ai sensi dell'articolo 3.

3. E' sospesa la riscossione delle rate, in scadenza tra il mese di gennaio 2011 ed il mese di giugno 2011, previste dall'articolo 39, commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. La ripresa della riscossione delle rate non versate ai sensi del Consiglio dei ministri in modo da non determinare effetti presente comma e' disciplinata con decreto del Presidente del peggiorativi sui saldi di finanza pubblica.

Ho stralciato il testo dei commi 2 e 3 dell’articolo 2 del Decreto Legge 29 dicembre 2010 n. 225 (Decreto “Milleproroghe”) per evidenziare quanto sia falso e puerile il gioco dei nostri rappresentanti politici, in primis il Governatore Chiodi ed il suo fido scudiero De Matteis.

Davvero credono che gli aquilani abbiano l’anello al naso?

Invece di offendere la dignità delle istituzioni, Consiglio Comunale e Consiglio Regionale, affermando che

”con la risoluzione (approvata all’unanimità sia dall’uno che dall’altro) che impegna il presidente Chiodi a spingere con il Governo per una soluzione strutturale alla questione della restituzione delle tasse sospese … possono costruirci una barchetta di carta” (De Matteis, Abruzzoweb 29.12.2010), per cui sia Benedetti che Pagano dovrebbero richiedere le pubbliche scuse, perché non giustificano agli occhi degli aquilani la diversità di trattamento tra il terremoto dell’Aquila e l’alluvione del Veneto?

Infatti, anche uno sprovveduto leggendo gli articoli nota immediatamente la differenza: ai Veneti è stata data copertura finanziaria con l’articolo 3, mentre per il terremoto dell’Aquila è previsto che, salvo “conigli dal cilindro” o salvo variazioni di peso politico tra Tremonti e Letta, quello che non pagheremo nei primi sei mesi LO DOVREMO PAGARE NEI SECONDI SEI MESI.

Perché il nostro rinvio non deve “determinare effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica. Allora: quanto peso ha il Governatore Commissario Chiodi nella trattativa con il Governo? ZERO.

Poi si assiste allo spettacolo non proprio edificante dell’approvazione del Bilancio Regionale (se tu dai un assessorato a me, anche a giugno, io ti approvo un bilancio pre-fallimentare), poi si cerca di mettere a credere ai cittadini che l’unica strada è quella dell’aumento dei carburanti, dei ticket sanitari, dei tagli degli ospedali, etc.

No, mi dispiace.

L’unica soluzione sono le immediate dimissioni del Governatore Chiodi e dell’intera giunta regionale, tra cui il vice presidente De Matteis perché per di più aquilano.
Dov’è quel De Matteis che, non più tardi di agosto/settembre 2009, tuonava in difesa dell’Aquila in un comizio alla Villa Comunale? Succube, supino, prono. Praticamente stampella di un Governatore “Fantasma” neanche capace di ribellarsi ai suoi superiori per la brutta figura che gli stanno facendo fare nel confronto con Zaia.

Ecco, gli aquilani sono stati presi in giro un’altra volta ed una parte di essi è già con il cappello in mano a ringraziare dell’elemosina concessa dal sovrano.

Questo comportamento asservito al potere è quello che mi fa indignare: barattare per piccoli giochi di poltrone un diritto con l’elemosina, tradire le aspettative di un popolo per restare in sella qualche giorno in più. Tra sei mesi dovremo fare un’altra manifestazione, un’altra battaglia e un Chiodi o un De Matteis di turno verranno a dirci che non serve, che siamo “ingrati” (che termine offensivo e umiliante!). Io non ci sto."

Luigi Fabiani

2. Il termine del 20 dicembre 2010, previsto dal decreto del

Ministro dell'economia e delle finanze in data 1° dicembre 2010,

pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 293

del 16 dicembre 2010, relativo al versamento dei tributi, nonche' dei

contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per

l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie

professionali, sospesi in relazione agli eccezionali eventi

alluvionali verificatisi nel Veneto, e' differito alla data del 30

giugno 2011. Alle minori entrate derivanti dal periodo precedente,

pari a 93 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede ai sensi

dell'articolo 3.

 

3. E' sospesa la riscossione delle rate, in scadenza tra il mese di

gennaio 2011 ed il mese di giugno 2011, previste dall'articolo 39,

commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.

78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.

122. La ripresa della riscossione delle rate non versate ai sensi del

presente comma e' disciplinata con decreto del Presidente del

Consiglio dei ministri in modo da non determinare effetti

peggiorativi sui saldi di finanza pubblica.

 

Ho stralciato il testo dei commi 2 e 3 dell’articolo 2 del Decreto Legge 29 dicembre 2010 n. 225 (Decreto “Milleproroghe”) per evidenziare quanto sia falso e puerile il gioco dei nostri rappresentanti politici, in primis il Governatore Chiodi ed il suo fido scudiero De Matteis.

Davvero credono che gli aquilani abbiano l’anello al naso?

Invece di offendere la dignità delle istituzioni, Consiglio Comunale e Consiglio Regionale, affermando che

con la risoluzione (approvata all’unanimità sia dall’uno che dall’altro) che impegna il presidente Chiodi a spingere con il Governo per una soluzione strutturale alla questione della restituzione delle tasse sospese … possono costruirci una barchetta di carta” (De Matteis, Abruzzoweb 29.12.2010), per cui sia Benedetti che Pagano dovrebbero richiedere le pubbliche scuse, perché non giustificano agli occhi degli aquilani la diversità di trattamento tra il terremoto dell’Aquila e l’alluvione del Veneto?

Infatti, anche uno sprovveduto leggendo gli articoli nota immediatamente la differenza: ai Veneti è stata data copertura finanziaria con l’articolo 3, mentre per il terremoto dell’Aquila è previsto che, salvo “conigli dal cilindro” o salvo variazioni di peso politico tra Tremonti e Letta, quello che non pagheremo nei primi sei mesi LO DOVREMO PAGARE NEI SECONDI SEI MESI.

Perché il nostro rinvio non deve “determinare effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica”.

Allora: quanto peso ha il Governatore Commissario Chiodi (e Sancho Panza) nella trattativa con il Governo? ZERO.

Poi si assiste allo spettacolo non proprio edificante dell’approvazione del Bilancio Regionale (se tu dai un assessorato a me, anche a giugno, io ti approvo un bilancio pre-fallimentare), poi si cerca di mettere a credere ai cittadini che l’unica strada è quella dell’aumento dei carburanti, dei ticket sanitari, dei tagli degli ospedali, etc.

No, mi dispiace.

L’unica soluzione sono le immediate dimissioni del Governatore Chiodi e dell’intera giunta regionale, tra cui il vice presidente De Matteis perché per di più aquilano.

Dov’è quel De Matteis che, non più tardi di agosto/settembre 2009, tuonava in difesa dell’Aquila in un comizio alla Villa Comunale?

Succube, supino, prono. Praticamente stampella di un Governatore “Fantasma” neanche capace di ribellarsi ai suoi superiori per la brutta figura che gli stanno facendo fare nel confronto con Zaia.

Ecco, gli aquilani sono stati presi in giro un’altra volta ed una parte di essi è già con il cappello in mano a ringraziare dell’elemosina concessa dal sovrano.

Questo comportamento asservito al potere è quello che mi fa indignare: barattare per piccoli giochi di poltrone un diritto con l’elemosina, tradire le aspettative di un popolo per restare in sella qualche giorno in più.

Tra sei mesi dovremo fare un’altra manifestazione, un’altra battaglia e un Chiodi o un De Matteis di turno verranno a dirci che non serve, che siamo “ingrati” (che termine offensivo e umiliante!).

Io non ci sto.

 

Luigi Fabiani

2. Il termine del 20 dicembre 2010, previsto dal decreto del

Ministro dell'economia e delle finanze in data 1° dicembre 2010,

pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 293

del 16 dicembre 2010, relativo al versamento dei tributi, nonche' dei

contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per

l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie

professionali, sospesi in relazione agli eccezionali eventi

alluvionali verificatisi nel Veneto, e' differito alla data del 30

giugno 2011. Alle minori entrate derivanti dal periodo precedente,

pari a 93 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede ai sensi

dell'articolo 3.

 

3. E' sospesa la riscossione delle rate, in scadenza tra il mese di

gennaio 2011 ed il mese di giugno 2011, previste dall'articolo 39,

commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.

78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.

122. La ripresa della riscossione delle rate non versate ai sensi del

presente comma e' disciplinata con decreto del Presidente del

Consiglio dei ministri in modo da non determinare effetti

peggiorativi sui saldi di finanza pubblica.

 

Ho stralciato il testo dei commi 2 e 3 dell’articolo 2 del Decreto Legge 29 dicembre 2010 n. 225 (Decreto “Milleproroghe”) per evidenziare quanto sia falso e puerile il gioco dei nostri rappresentanti politici, in primis il Governatore Chiodi ed il suo fido scudiero De Matteis.

Davvero credono che gli aquilani abbiano l’anello al naso?

Invece di offendere la dignità delle istituzioni, Consiglio Comunale e Consiglio Regionale, affermando che

con la risoluzione (approvata all’unanimità sia dall’uno che dall’altro) che impegna il presidente Chiodi a spingere con il Governo per una soluzione strutturale alla questione della restituzione delle tasse sospese … possono costruirci una barchetta di carta” (De Matteis, Abruzzoweb 29.12.2010), per cui sia Benedetti che Pagano dovrebbero richiedere le pubbliche scuse, perché non giustificano agli occhi degli aquilani la diversità di trattamento tra il terremoto dell’Aquila e l’alluvione del Veneto?

Infatti, anche uno sprovveduto leggendo gli articoli nota immediatamente la differenza: ai Veneti è stata data copertura finanziaria con l’articolo 3, mentre per il terremoto dell’Aquila è previsto che, salvo “conigli dal cilindro” o salvo variazioni di peso politico tra Tremonti e Letta, quello che non pagheremo nei primi sei mesi LO DOVREMO PAGARE NEI SECONDI SEI MESI.

Perché il nostro rinvio non deve “determinare effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica”.

Allora: quanto peso ha il Governatore Commissario Chiodi (e Sancho Panza) nella trattativa con il Governo? ZERO.

Poi si assiste allo spettacolo non proprio edificante dell’approvazione del Bilancio Regionale (se tu dai un assessorato a me, anche a giugno, io ti approvo un bilancio pre-fallimentare), poi si cerca di mettere a credere ai cittadini che l’unica strada è quella dell’aumento dei carburanti, dei ticket sanitari, dei tagli degli ospedali, etc.

No, mi dispiace.

L’unica soluzione sono le immediate dimissioni del Governatore Chiodi e dell’intera giunta regionale, tra cui il vice presidente De Matteis perché per di più aquilano.

Dov’è quel De Matteis che, non più tardi di agosto/settembre 2009, tuonava in difesa dell’Aquila in un comizio alla Villa Comunale?

Succube, supino, prono. Praticamente stampella di un Governatore “Fantasma” neanche capace di ribellarsi ai suoi superiori per la brutta figura che gli stanno facendo fare nel confronto con Zaia.

Ecco, gli aquilani sono stati presi in giro un’altra volta ed una parte di essi è già con il cappello in mano a ringraziare dell’elemosina concessa dal sovrano.

Questo comportamento asservito al potere è quello che mi fa indignare: barattare per piccoli giochi di poltrone un diritto con l’elemosina, tradire le aspettative di un popolo per restare in sella qualche giorno in più.

Tra sei mesi dovremo fare un’altra manifestazione, un’altra battaglia e un Chiodi o un De Matteis di turno verranno a dirci che non serve, che siamo “ingrati” (che termine offensivo e umiliante!).

Io non ci sto.

 

Luigi Fabiani


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