Mimmo Lucano, Crollano Quasi Tutte le Accuse: "La Fine di un Incubo"

11 Ottobre 2023   19:56  

Un esito inaspettato nel processo di appello di Domenico Lucano, l'ex sindaco di Riace, che ha visto la sua condanna notevolmente ridotta. Inizialmente condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione nel processo legato all'inchiesta "Xenia" sulla gestione dei progetti di accoglienza dei migranti a Riace, Lucano ora dovrà scontare solamente un anno e sei mesi con pena sospesa.

Il verdetto è giunto dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria, ed è stato emesso dopo sette ore di camera di consiglio. La sentenza ha rappresentato una rivoluzione rispetto alla condanna inflitta in primo grado dal Tribunale di Locri. In questa occasione, Lucano è stato assolto dai reati più gravi di associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d'ufficio. L'ex sindaco è stato condannato solo per un falso collegato a una delibera del 2017.

Dopo aver appreso la decisione della Corte d'Appello, Lucano ha espresso un profondo senso di sollievo. Ha dichiarato: "È la fine di un incubo che in questi anni mi ha abbattuto, umiliato e offeso. È la fine di un incubo che per anni, ingiustamente, mi ha reso agli occhi della gente come un delinquente." Ha anche sottolineato che, nonostante i possibili errori commessi in questo processo, aveva sempre agito con l'obiettivo di aiutare i più deboli e contribuire all'accoglienza e all'integrazione di chi fuggiva dalla fame, dalla guerra e dalle torture.

La sentenza d'appello ha portato grande soddisfazione tra i sostenitori di Lucano e della cooperativa di Riace, che da anni si dedica all'accoglienza e all'integrazione dei migranti in questo piccolo borgo calabrese. La cooperativa è nata nel 1999 grazie all'iniziativa di Lucano, quando era sindaco di Riace, e ha svolto un ruolo cruciale nel rivitalizzare il paese, coinvolgendo gli abitanti locali in un processo di mutuo apprendimento e condivisione.


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