Montepulciano nella "top five" dei vini più venduti nella Gdo

06 Aprile 2008   12:11  

Prosegue nel migliore dei modi l’avventura dell’Abruzzo a Vinitaly e Sol, le fiere che vedono impegnate alla fiera di Verona oltre 100 aziende abruzzesi vinicole ed olearie. Dai risultati dell'indagine realizzata dall'istituto di ricerca iri Infoscan presentata in questi giorni, infatti, è emerso che il Montepulciano d’Abruzzo, oltre ad essere il più premiato al Concorso enologico internazionale del Vinitaly, per il terzo anno consecutivo risulta essere anche uno dei vini Doc più venduti nella grande distribuzione nel 2007, a conferma di quanto il nostro vino di punta piaccia alla critica ma anche al mercato e dunque ai consumatori che acquistano il Montepulciano d’Abruzzo negli iper e nei supermercati italiani.

Nella classifica dei "top five" riferita ai vini Doc in bottiglia 0,75 l. venduti nella Gdo, ottenuta incrociando i dati relativi a tipologia di vino e territorio, il nostro Montepulciano d'Abruzzo si piazza al secondo posto dietro al Chianti, seguito nell'ordine dal Nero D'Avola, dal Bonarda Oltre Po Pavese e dal Muller Thurgau.

La ricerca dimostra inoltre la crescente importanza della Grande distribuzione come canale di vendita del vino, tanto da rappresentare il 66% del vino in bottiglia venduto in Italia, il 90% dei quali a denominazione di origine (Doc, Docg, Igt). Nel 2007, ad esempio, le vendite dei vini in bottiglia 0,75l. sono aumentate del 6,7% con particolare riferimento ai vini di fascia bassa (sotto ai 3 euro) che, con il loro 60%, rappresentano nel complesso il volume di vendita maggiore nella Gdo.

"E' un un risultato che esalta la considerazione di ‘vino quotidiano’ da parte dei consumatori – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Marco Verticelli – e questo non può che far piacere. Tuttavia la qualità del nostro vino merita un prezzo superiore a quello medio spuntato dalle nostre aziende e dunque occorre aumentare la percezione di questa qualità anche utilizzando la leva della promozione dell’immagine, ed è proprio questo l’obiettivo della campagna di comunicazione che abbiamo avviato nei mesi scorsi e che nei prossimi tre anni accompagnerà le nostre aziende ad affermarsi ancora meglio sul mercato".

"Il consumatore – aggiunge il presidente del Centro Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo Dino Di Vincenzo – va sempre più alla ricerca di vini in possesso dello stretto legame con il territorio di produzione, dunque di forte identità e non fa caso più al luogo ma alla qualità dell’acquisto, in relazione alla sua ridotta capacità di spesa in questo periodo. Per questo dobbiamo investire nella tutela del nostro territorio e del nostro vino e nell’attivare al più presto il sistema di controlli per offrire la possibilità di rendere tracciabile tutta la filiera, elemento considerato importante e di valore competitivo anche all’estero dove finisce il 50% del nostro vino".

Nella terza giornata del Vinitaly lo stand Abruzzo ha ospitato anche la straordinaria degustazione "40 anni di Montepulciano d’Abruzzo Doc: 4 vini da 4 decenni di 4 province", alla quale hanno partecipato circa 30 giornalisti italiani e stranieri. In assaggio, le annate 1979 (Teramo), 1988 (L’Aquila), 1997 (Pescara) e 2003 (Chieti), quattro vini che hanno dimostrato la forte personalità del Montepulciano d’Abruzzo in questi anni, anche quando tecniche e tecnologie non erano ancora così evolute ma che oggi contribuiscono ad esaltare la l’enologia abruzzese dei diversi territori.

Soddisfazioni, infine, anche per l’olio abruzzese al Sol d’Oro, il concorso oleario che torna a Verona dopo una pausa: nessuna medaglia ma ben 4 Gran menzioni, andate ad altrettante aziende olivicole abruzzesi, due in provincia di Chieti nella categoria "Fruttato leggero"- La Selvotta di Vasto e CantinArte di Chieti – e due nel teramano nella categoria "Fruttato intenso", De Antoniis Adele di Garrufo e Persiani di Atri.

(Nella foto un momento della verticale di degustazione per i 40 della Doc Montepulciano d'Abruzzo)


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