Montesilvano, Cordoma e Finocchio al ballottaggio. Brocchi:

29 Maggio 2007   10:43  
E’ stata una lunga attesa per Montesilvano, prima di sapere il nome del nuovo sindaco della città. Pasquale Cordoma, detto "Lillo", candidato per il centro destra, correva in testa con circa 20 punti di distacco da Rocco Finocchio, candidato per il centro sinistra ed erano in pochi a pensare che non ce l’avrebbe fatta al primo turno. Ma con il passare delle ore e l’arrivo dei dati ufficiali al “quartier generale” allestito nella sala consigliare del Comune, diventa chiaro che si dovrà aspettare ancora per festeggiare il nuovo sindaco. Cordoma, infatti, non raggiunge il 50% più uno dei voti ed è ballottaggio. Da una parte il centro sinistra, partita con il peso di una eredità ingombrante lasciata dall’ex sindaco Cantagallo, spaccata al suo interno per la mancata adesione di Italia dei Valori e Rifondazione, ma che non si piega e fa forza sul rinnovamento delle liste e su un programma politico che “si salda all’esperienza positiva del centro sinistra al comune di Pescara, alla Provincia, alla Regione, al Governo”- spiega il candidato Rocco Finocchio. Dall’altra parte la “carta novità” giocata dalla destra, unita sotto il nome di Cordoma, il candidato della Casa delle Libertà fortemente voluto da Alleanza Nazione e Forza Italia che ha convinto la cittadinanza con “un programma politico in cui tutti si sono ritrovati” – come dice lui stesso. Tra 15 giorni, questo il tempo necessario per organizzare una nuova votazione, si deciderà chi prenderà in mano le redini della città. Molto dipende dalle decisioni che prenderanno le due coalizioni rimaste fuori, che ora dovranno valutare i possibili apparentamenti con le due coalizioni ancora in corsa. Leo Brocchi, ex city manager di Cantagallo, prima corteggiato poi disconosciuto dal centrodestra che raccoglie il 14,03% con il sostegno di quattro forze: un partito dell’Unione come l’Udeur, un movimento, l’Arcobaleno, una lista civica, La Cometa e Italiani nel Mondo, Cristian Odoardi, che unisce Italia dei Valori e Rifondazione Comunista e che chiude il primo turno con un 7%. "Sono contento per questo risultato gratificante - dice Cordoma - anche perchè è stata un´elezione difficile. Siamo partiti però con il piede giusto, grazie anche a una campagna elettorale dai toni pacati ma incisivi. Non mi spaventa il ballottaggio e in questo momento non penso ad eventuali apparentamenti perchè trovo che sia difficile perdere con un vantaggio di 20 punti, ma il nostro cavallo di battaglia in questi 15 giorni che ci separano dalla decisione definitiva sarà il programma politico in cui la cittadinanza si è ritrovata". Odoardi non ha dubbi sulla decisione da prendere e spiega che "Adotteremo una linea molto semplice. Ci siederemo al tavolo delle trattative solo se si rispetterà una precondizione essenziale: dovranno essere esclusi dalle liste tutti coloro che hanno fatto parte della precedente amministrazione, non solo quelli che sono stati indagati, ma anche i consiglieri e le persone le hanno fatto parte della Giunta. Se viene rispettato questo requisito fondamentale e se il programma politico verrà integrato con alcuni dei nostri punti, allora si potrà parlare di apparentamenti. Siamo un partito piccolo numericamente, ma grande di ideali”. Con la sua consueta aria tranquilla, Finocchio parla invece di un risultato insperato, il migliore che si poteva ottenere da quella situazione di partenza, “siamo partiti da una grande difficoltà – dice - ma siamo riusciti ad arrivare bene al ballottaggio. Ora bisogna cercare di portare avanti il programma politico con quelle forze di centro sinistra che non erano con noi al primo turno, vedere se ci sono le condizioni per una possibile alleanza, cercare di ragionare per unirci considerando le cose che ci uniscono e quelle che ci dividono”. Anche nel comitato elettorale di Brocchi, si comincia a ragionare su questo nuovo scenario “ci dicono che siamo l’ago della bilancia – dice l’avvocato – vedremo che succederà. Per quanto mi riguarda posso dire di aver raggiunto un risultato insperato in un orientamento bipolare”. Alla domanda se sceglierà il centrodestra o il centrosinistra, però, non risponde e afferma che “non ho pregiudiziali ideologiche, vedremo i progetti e giudicheremo sulle persone:le credibilità politica non può essere disgiunta dalla credibilità privata. Se invece dovessimo stare all’opposizione aiuteremo qualcuno a non andare in galera: non sarà un’opposizione alla camomilla”. (Nella foto il comitato elettorale di Pasquale Cordoma) Valentina Tenaglia

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