"Con enorme rammarico apprendiamo che la commissione politiche occupazionali ha rimandato la discussione sulla delibera di istituzione del Registro delle Unioni civili, fa ancora più scalpore che tale proposta arrivi dalle fila della maggioranza e dal PD.
Resta davvero difficile immaginare che in 12 giorni gli eletti del PD non siano riusciti ad incontrarsi per trovare una sintesi rispetto ad un argomento sul quale il segretario nazionale, Pierluigi Bersani ha recentemente dichiarato: “Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico”. A chi risponde il PD di Montesilvano?"
Corrado Di Sante per “in movimento per i beni comuni” propone le suddette osservazioni.
"E così dopo la nostra proposta di delibera per impedire la lottizzazione degli scrutatori, ora anche la delibera di istituzione del registro dell’Unioni civili è stata ritirata. In entrambi i casi diversi consiglieri avevano accolto con enorme favore le due proposte ma come accade spesso a Montesilvano alle dichiarazioni raramente seguono gli impegni a meno che non si tratti di tutelare gli interessi dei big del mattone.E così in ben due occasioni il sindaco Attilio Di Mattia e la sua maggioranza si sono esibiti nel passo del gambero. Chi detta l’agenda della nuova amministrazione comunale? È sempre più evidente che il tanto sbandierato cambiamento e di là da venire, visto che finora delibere alla mano la nuova amministrazione ha semplicemente ratificato e portato in consiglio delibere elaborate dalla vecchia Giunta Cordoma a cominciare dal Bilancio e dal piano delle alienazioni.
Noi come “Lista in movimento per i beni comuni Rifondazione Comunista – Verdi” insieme ad associazioni e comitati continueremo la nostra battaglia per tornare al sorteggio degli scrutatori e per l’Istituzioni del Registro delle Unioni civili, nella cittadinanza promuovendo assemblee ed incontri e dimostreremo che attraverso la partecipazione e l’iniziativa popolare come accaduto per i referendum sull’acqua si possa determinare un vero cambiamento.
Fermo restando che le posizioni espresse sul registro delle Unioni civili dall'UDC e dal PDL e purtroppo d qualche esponente del PD sono fuori dell'Europa e dal buon senso. Contrapporre la famiglia alle coppie di fatto è una fesseria. In Nord Europa dove le unioni civili sono riconosciute da un pezzo il reddito è il doppio di quello italiano, viene garantito anche a chi è senza lavoro senza doversi inchinare al clientelismo, la maternità e le giovani coppie sono tutelate. In Italia i politicanti che sostengono il Governo Monti dicono di voler tutelare la famiglia e intanto la stanno mandando sul lastrico.