Morgan è un drogato o una vittima del bigottismo?

Dopo l'esclusione da Sanremo

04 Febbraio 2010   10:35  

Morgan è un drogato o una vittima del bigottismo della nostra società? L'ex leader dei Bluvertigo, è stato escluso dall'imminente edizione di Sanremo per un' intervista shock rilasciata al settimanale Max: "Non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. La uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva".
Davanti ad un simile scempio, il direttore generale della Rai, Mauro Mazza, ha immediatamente preso provvedimenti drastici, estromettendolo dai giochi della kermesse canora: "È stata una scelta obbligata, figlia diretta di quelle deliranti dichiarazioni di Morgan. Ora sento parlare di ravvedimenti, di pentimenti... Certo, di fronte ad altre prese di posizione, dovremmo ascoltare, vedere e forse fare anche altre valutazioni. Di sicuro la Rai è regolata da un codice etico che ha precise norme, che Morgan ha palesemente e gravemente violato".
Tutto questo puzza, effetivamente, parecchio di falso perbenismo. In fondo quanti dei cantanti in gara fanno uso di droghe, leggere o pesanti che siano, eppure avranno la possibilità di giocarsi le proprie carte. La proposta di far fare un test a tutti i concorrenti è destinata a rimanere senza attuazione, perchè altrimenti a Sanremo non sarebbe più ammesso quasi nessuno.
Dunque, appare davvero un'ingiustizia la cacciata del 'diavolo' Morgan, un capro espiatorio per purificare un mondo tutt'altro che pulito. A guardar bene la faccenda, però, si dovrebbe dire anche dell'altro. Il giudice di "X-Factor" non ha pagato lo scotto per la sua dipendenza, ma per l'apologia degli stupefacenti fatta durante l'intervista.
Il diretto interessato parla di trappola premeditata: "L'intervista mi è stata sostanzialmente carpita, io penso esattamente il contrario: la droga fa male, la considero pericolosa e inutile, mi riferivo all'uso che ne facevo in passato come terapia verso la depressione". Affermazioni, queste, molto simili ad un estremo tentativo di auto - riabilitazione, un enorme passo indietro dopo essersi accorto di averla sparata grossa.
Andrea Rossi, direttore di Max, rimanda le accuse al mittente senza alcun indugio: "L'intervista non è stata per nulla carpita e tanto meno è stata tesa una trappola. Il servizio, in lavorazione da tempo, è stato pienamente concordato".
Per chiudere: Morgan vittima o drogato? Io mi trovo perfettamente d'accordo con quanto scritto da Massimo De Manzoni su ilgiornale.it: "Morgan vuol continuare a giocare al «maudit»? Faccia pure. Ma non può pretendere una comoda poltrona nella buona società. Sanremo è la buona società e nei salotti «tradizionali» i maledetti sono rimasti sempre fuori. Con orgoglio e pagandone il prezzo. Senza aggrapparsi a pretesti regolamentari. Il «maudit» da salotto ha un altro nome. E non è lusinghiero".
A voi la parola

Francesco Balzano

 


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