Morì dopo caduta per le scale: donna condannata a 4 anni

Ribaltata la sentenza di primo grado

27 Ottobre 2010   17:17  

Ribaltando la sentenza di primo grado ad un anno di reclusione, inflitta nell'ottobre del 2008, stamane la Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila, ha inflitto la pena di 4 anni e mezzo di reclusione ad Antonella Scarsella di 49 anni dell'Aquila, accusata di avere provocato la morte di di Sergio Corbo, il barbiere aquilano di 66 anni deceduto, secondo le accuse, cadendo per le scale della sua abitazione dopo una spinta che gli sarebbe stata data, durante una lite, dall'imputata.

La sentenza di primo grado per omicidio preterintenzionale, era stata pronunciata a porte chiuse dal giudice per le udienze preliminari nel corso del rito abbreviato durante il quale il pm aveva chiesto per la donna la condanna a 6 anni di reclusione. In primo grado sia il pubblico ministero che la stessa difesa avevano presentato appello. Lo stesso procuratore generale aveva chiesto per la donna la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione. L'avvocato Berardino Marinucci, legale di fiducia della donna ha annunciato l'intenzione di fare ricorso alla corte di Cassazione. I fatti si verificarono il 19 settembre di due anni fa nell'abitazione della vittima a San Gregorio. Tra i due, che avevano avuto una turbolenta vicenda sentimentale, ci fu una lite molto accesa e Corbo, spintonato da lei, cadde e riporto' un trauma cranico che dopo 2 giorni ne provoco' la morte.


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