Morte di un operaio edile e lo sdegno del giorno dopo di sindacati

18 Aprile 2007   13:46  
Luca Ferri 26 anni, nato a a Giulianova e residente nelle case popolari di Villa Ripa di Teramo. figlio di operaio e di casalinga. Un lavoratore generoso, appassionato di arrampicata sportiva, mountain bike e snow board. E´ morto ieri folgorato da una scarica di 20mila volt mentre stava eseguendo una gettata di cemento con un´autobetoniera nel cantiere edile a Villa Grande di Tornimparte. E´ stata una tragedia sul lavoro, una cosiddetta "morte bianca". L´ennesima, la dodicesima in Abruzzo dall´inizio dell´anno. Una tragedia che come tante altre poteva forse essere evitata. Questo però lo dovrà stabilire l´ indagine condotte in queste ore dal pm Tullia Monteleone. Il cantiere e l´autobetoniera sono stati posti sotto sequestro. Nel tardo pomeriggio di ieri sono partiti gli interrogatori dei colleghi operai. In casi come questi l´ipotesi di reato che gli inquirenti devono verificare è quello di omicidio colposo. Ciò che si sa di certo è che la vittima indossava il casco di protezione e la tuta da lavoro a norma. Era inoltre regolarmente assunto. Il traliccio ad alta tensione con cui ha urtato il braccio dell´autobetoniera doveva essere rimosso proprio oggi ed erano stati regolarmente posizionati cartelli che avvisavano del pericolo. Non ci sono al momento avvisi di garanzia. Puntuali le prese di posizione politiche del giorno dopo: sindacati ed esponenti politici di tutti i colori esprimono profondo dolore, forte preoccupazione, e grande sdegno per l´ennesima tragedia sul lavoro, un fenomeno che nella nostra regione registra un trend superiore alla media nazionale. E come puntualmente avviene tutti rimarcano la necessità di maggiori controlli nei cantieri per far rispettare le norme di sicurezza. Invocano, rimpallandosi le responsabilità politiche, una decisa azione per reprimere il fenomeno del lavoro nero. Chiedono a gran voce di porre mano al fenomeno degli appalti al massimo ribasso che non favoriscono certo l´incolumità dei lavoratori, costretti a lavorare a ritmi serrati e senza i costosi dispositivi di sicurezza. I sindacati propongono l´ennesima manifestazione regionale. Nella giornata di ieri, per la cronaca, hanno perso la vita anche altri tre operai a Roma, Pistoia e Asti. FT

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